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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 5
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D'Ancona, Paolo: La miniatura ferrarese nel fondo urbinate della vaticana
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0400

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356

PAOLO D'ANCONA

disegno duro delle figure e pel colorito scialbo, che appena vela la pergamena e dà bian-
chezza di cera agli inctirnati. Il maggior minio si trova nel codice 19 (v. fig. 1): vi si vede
David seduto in un trono la cui spalliera si allunga in alto a formare un elegante taber-
nacolo quattrocentesco, fiancheggiato da colonnine e limitato superiormente da un arco a
cassettoni. L’ampio manto rosso a fodera verde che indossa il Profeta forma nel cadere
pieghe trite e contorte, vivamente lumeggiate di biacca. Il maestro che qui ha operato è
certo quello stesso del lat. 18, cioè Franco de’ Russi, secondo lTIermanin.

Al medesimo miniatore appartiene con ogni probabilità anche il lat. 308 (v. fig. 2),
ornato nel fregio inferiore da due graziosissime scenette di scuola : da un lato è un profes-

sore in cattedra intento a commentare il libro che gli sta aperto dinanzi, dall’altro lato è
rappresentata la fustigazione di uno scolaretto svogliato.

Le stesse caratteristiche di tecnica tornano nel lat. 337, nel cui fregio inferiore vedesi
un cane che insegue una lepre attraverso l’aperta campagna, ed un putto ignudo provvisto
di una spada e occupato a sorreggere lo stemma urbinate.1

Urb. lat. 242, 242: Nel verso della carta di guardia del primo di questi due codici,

1 Monsignor Sternajolo nel suo dotto Catalogo
degli Urbinati attribuisce con PHermanin a Franco
de’ Russi parte delle miniature dei codici io, 151 e
365 ; si trova poi d’accordo con noi nel dare a Franco
anche il codice 19. Non fa però il nome di questo

miniatore a proposito dei due codici da noi ricordati
308 e 337 ; lo propone inveve, non possiam dire con
qual fondamento, pei codici latini 57 e 470, de’ quali
ci duole di non ricordare, mentre scriviamo, con suf-
ficiente esattezza la ornamentazione,
 
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