LA GALLERIA IL AG E A NIVAAGAARD PRESSO NI VA A IN DANIMARCA
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di Erode e della sua Corte? Il soggetto biblico, a vero dire, fa un effetto assai strano nel-
l’operato di chi si potrebbe qualificare nato pittore di genere, e in tutte le sue figure è così
eminentemente olandese, da non riescire a richiamarci alla Palestina se non per un meschi-
netto camello su cui ci si presenta da lungi seduto un armigero.
Sorvolando alcuni altri quadretti da considerarsi nella stessa categoria, sia pure di au-
tori fra i più rinomati, quali Pieter de Hooch, Adr. v. Ostade, Ger. Terburg, A. Cuyp,
J. Miense Molenaer, ma in parte deficienti per rispetto alla loro conservazione, in parte
non dei migliori loro esemplari, non si saprebbe tacere di una ragguardevole tela, palesemente
improntata dell’ influenza del grande caposcuola, il maestro nell’arte del chiaroscuro, Rem-
Fig. 19 •— Cornelis di Vos : Ritratti di padre e figliuolo.
brandt. È un soggetto biblico alla sua volta, la Sacra Famiglia, ma inteso nel linguaggio
locale dell’artista quanto altri mai (fìg. 16). E invero non sono se non due popolani di paesi
settentrionali, nel volto e nell’acconciatura, codesti Maria e Giuseppe, immersi in un placido
sonno, mentre nell’oscurità dietro a loro a mala pena si scorge il neonato, dormiente alla
sua volta. Anni addietro si trovava in Ispagna nella raccolta Aguado, (qualificato come
« deux mendiants dormant dans un étable ») da dove passò a Parigi sempre ritenuto opera
del sommo fra gli Olandesi, ed ora per suggerimento del sig. Hofstede de Groot sta sotto
il nome dello scolaro Ferd. Boi.
Intorbidato già in conseguenza di imperfetto ristauro, è alla sua volta un quadro desti-
nato a rivelare con vie maggiore chiarezza i suoi intrinseci pregi, ove il proprietario, sfidando
i pericoli del lungo trasporto, vorrà risolversi a seguire il consiglio dello scrivente, coll’in-
viarlo in cura a Milano, presso colui il quale parecchi anni or sono seppe ridonare nuova
vita ad un quadro importante di analoga intonazione, rimettendone alla luce parti compie-
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di Erode e della sua Corte? Il soggetto biblico, a vero dire, fa un effetto assai strano nel-
l’operato di chi si potrebbe qualificare nato pittore di genere, e in tutte le sue figure è così
eminentemente olandese, da non riescire a richiamarci alla Palestina se non per un meschi-
netto camello su cui ci si presenta da lungi seduto un armigero.
Sorvolando alcuni altri quadretti da considerarsi nella stessa categoria, sia pure di au-
tori fra i più rinomati, quali Pieter de Hooch, Adr. v. Ostade, Ger. Terburg, A. Cuyp,
J. Miense Molenaer, ma in parte deficienti per rispetto alla loro conservazione, in parte
non dei migliori loro esemplari, non si saprebbe tacere di una ragguardevole tela, palesemente
improntata dell’ influenza del grande caposcuola, il maestro nell’arte del chiaroscuro, Rem-
Fig. 19 •— Cornelis di Vos : Ritratti di padre e figliuolo.
brandt. È un soggetto biblico alla sua volta, la Sacra Famiglia, ma inteso nel linguaggio
locale dell’artista quanto altri mai (fìg. 16). E invero non sono se non due popolani di paesi
settentrionali, nel volto e nell’acconciatura, codesti Maria e Giuseppe, immersi in un placido
sonno, mentre nell’oscurità dietro a loro a mala pena si scorge il neonato, dormiente alla
sua volta. Anni addietro si trovava in Ispagna nella raccolta Aguado, (qualificato come
« deux mendiants dormant dans un étable ») da dove passò a Parigi sempre ritenuto opera
del sommo fra gli Olandesi, ed ora per suggerimento del sig. Hofstede de Groot sta sotto
il nome dello scolaro Ferd. Boi.
Intorbidato già in conseguenza di imperfetto ristauro, è alla sua volta un quadro desti-
nato a rivelare con vie maggiore chiarezza i suoi intrinseci pregi, ove il proprietario, sfidando
i pericoli del lungo trasporto, vorrà risolversi a seguire il consiglio dello scrivente, coll’in-
viarlo in cura a Milano, presso colui il quale parecchi anni or sono seppe ridonare nuova
vita ad un quadro importante di analoga intonazione, rimettendone alla luce parti compie-