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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Brayda, Riccardo: La casa mediovale di Via Giacomo Leopardi in Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0031

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LA CASA MEDIOEVALE DI VIA GIACOMO LEOPARDI ÎJ

La chiesa di San Silvestro si può annoverare fra le più
antiche di Torino. Nel 1332 la famiglia de' Sili dichiarava
averne ab antico il patronato. Questa chiesa fu parroc-
chiale ; ma nel 1609 fu soppressa la parrocchia, e la chiesa
fu unita al Corpits Domini. Il Cibrario (Storia di Torino)
ricorda che nel 1610 il duca Carlo Emanuele I pose la prima
pietra del novello oratorio su disegno di Ascanio Vittozzi,
e che a tal fine diede la casa ed il forno del presidente
Spatis, con obbligo di chiudere il vicolo che univa la strada
del Cappel Verde a quella dei Pellicciai. Coerente alla chiesa
eravi una casa posseduta dalla Città dal 1500 al 1600, dove
si eserciva l'osteria del Cuore d'argento, la quale prospet-
tava sulla piazza altre volte detta del Mercato del grano,
che è l'odierna piazza del Corpus Domini.

Attualmente l'intiero isolato triangolare, compreso fra le
vecchie vie dei Pellicciai, del Gallo e dei Pasticcieri, fu
completamente demolito. Un'ampia via taglia diagonal-
mente lo spazio ove esistevano quelle antiche case, ed un
grazioso giardino venne piantato davanti all'antica via del
Gallo convenientemente ampliata ; ed alla via dei Pellicciai
fu cambiato il nome in quello di Giacomo Leopardi.

L'igiene ha trionfato sulla storia. Peccato che a questa
non si sia pensato lasciando un esatto rilievo di quanto
fu atterrato ! chè la storia di Torino dell'epoca di mezzo
ne avrebbe avuto grande vantaggio.

La casa di via Giacomo Leopardi, oggetto di questa mia
memoria, è una costruzione che risale al XV secolo, e che fu
in parte trasformata nel XVI secolo, come vedremo in seguito.

Malgrado le più attive ricerche, non potei trovare il
nome degli antichi proprietari di questo edifizio; solo rin-
venni nell'archivio di Città, in una pianta datata del 1607,
ed indicante gli studi per un progetto per la chiesa del
Corpus Domini, che tale casa è detta Casa del Cauda,
2 — VII.
 
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