LA PITTURA TORINESE
NEL
MEDIOEVO'
I secoli e vieppiù le devastazioni degli uomini coprirono
o distrussero le pitture murarie di Torino medioevale. Nè
sorte migliore toccò a molte di quelle tavole che ne orna-
vano le chiese ed i palazzi pubblici o privati.
Caddero infatti quasi tutti gli antichi templi, e ancora
nell'ultimo ventennio nostro furono atterrate le vetuste
chiese di San Pietro curte ducis e di San Biagio ; sicché
appena sopravvivono quelle di San Domenico e di San
Francesco d'Assisi.
Nulla rimase del palazzo vescovile, venerando avanzo di
ricchezza e di potenza ; nulla del castello di Porta Segu-
sina, che fu sede ai Marchesi ardoinici di Torino ; pres-
soché nulla della interna struttura data da Guglielmo,
marchese di Monferrato, al castello di Porta Fibellona nel
secolo xiii e dai Principi di Acaia nel xiV e XV. E così
vuoisi dire purtroppo dell' antica sede del comune, della
torre comunale e dei palazzi abitati dai Becuti, Della Ro-
vere, Borgesio, Porcelli, Ajnardi, Arpini, Gorzano ed altre
ricche e potenti famiglie torinesi che avevano dato origine
e grandezza al libero comune e favorito del proprio gli
inizi ed i progressi della pittura.
Le vicende di questa devonsi quindi ricercare principal-
mente fra le scarse memorie scritte che ce ne serbarono i
documenti.
NEL
MEDIOEVO'
I secoli e vieppiù le devastazioni degli uomini coprirono
o distrussero le pitture murarie di Torino medioevale. Nè
sorte migliore toccò a molte di quelle tavole che ne orna-
vano le chiese ed i palazzi pubblici o privati.
Caddero infatti quasi tutti gli antichi templi, e ancora
nell'ultimo ventennio nostro furono atterrate le vetuste
chiese di San Pietro curte ducis e di San Biagio ; sicché
appena sopravvivono quelle di San Domenico e di San
Francesco d'Assisi.
Nulla rimase del palazzo vescovile, venerando avanzo di
ricchezza e di potenza ; nulla del castello di Porta Segu-
sina, che fu sede ai Marchesi ardoinici di Torino ; pres-
soché nulla della interna struttura data da Guglielmo,
marchese di Monferrato, al castello di Porta Fibellona nel
secolo xiii e dai Principi di Acaia nel xiV e XV. E così
vuoisi dire purtroppo dell' antica sede del comune, della
torre comunale e dei palazzi abitati dai Becuti, Della Ro-
vere, Borgesio, Porcelli, Ajnardi, Arpini, Gorzano ed altre
ricche e potenti famiglie torinesi che avevano dato origine
e grandezza al libero comune e favorito del proprio gli
inizi ed i progressi della pittura.
Le vicende di questa devonsi quindi ricercare principal-
mente fra le scarse memorie scritte che ce ne serbarono i
documenti.