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Assandria, Giuseppe; Vacchetta, Giovanni: Prosecuzione degli scavi nell'area di Augusta Bagiennorum
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0251
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Uno .degli scopi da raggiungersi con gli scavi, fatti nel-
l'autunno 1899 (V. la relaz. a p. 69 di questo vol.), era quello
di determinare i limiti della città nel suo lato sud-ovest, e
quanto allora non fu conseguito ci riuscì ampiamente nel-
l'autunno 1900.
Si ritrovò infatti (1), non molto lontano dal sito scavato
nel 1899, una porta, posta precisamente nel punto d'in-
contro della via principale della città colla strada che si
allontana dalla stessa verso sud-ovest parallelamente al
lungo acquedotto.
La forma e disposizione di questa porta, o più precisa-
mente la forma delle torri che la fiancheggiavano, fece ricor-
dare, che altro edifizio consimile era già stato ritrovato in
parte sin dal 1893. Si praticarono quindi alcuni nuovi
saggi in quel punto e si potè determinare essere quell'edi-
lìzio perfettamente simile a quello ora trovato e di più,
posto in posizione simmetrica all'estremità nord-est della
via principale. Riservandoci di completare la scoperta con
nuove ricerche, rimangono intanto fissati perfettamente due
punti importantissimi del piano dell'antica città.
Ambedue le porte sono, come si è accennato, identiche,
salvo leggiere varianti; quindi si descriverà per ora quella
posta al sud-ovest, attorno alla quale si fecero più ampie
ricerche. A ben comprendere quanto si starà per dire di
essa, si noti, che i loro resti si riducono quasi alle sole
fondamenta, elevandosi i muri inegualmente e mai al di-
sopra di circa cinquanta centimetri sull'antico suolo stra-
dale, quest'ultimo essendo per contro conservatissimo.
La porta è costituita da due torri quadrate all'esterno
di metri 6,60 di lato, con un vano circolare nell'interno di
(1) Nei beni del signor Ellena Francesco fu Giovenale, gentilmente
messi a nostra disposizione dal proprietario.
Uno .degli scopi da raggiungersi con gli scavi, fatti nel-
l'autunno 1899 (V. la relaz. a p. 69 di questo vol.), era quello
di determinare i limiti della città nel suo lato sud-ovest, e
quanto allora non fu conseguito ci riuscì ampiamente nel-
l'autunno 1900.
Si ritrovò infatti (1), non molto lontano dal sito scavato
nel 1899, una porta, posta precisamente nel punto d'in-
contro della via principale della città colla strada che si
allontana dalla stessa verso sud-ovest parallelamente al
lungo acquedotto.
La forma e disposizione di questa porta, o più precisa-
mente la forma delle torri che la fiancheggiavano, fece ricor-
dare, che altro edifizio consimile era già stato ritrovato in
parte sin dal 1893. Si praticarono quindi alcuni nuovi
saggi in quel punto e si potè determinare essere quell'edi-
lìzio perfettamente simile a quello ora trovato e di più,
posto in posizione simmetrica all'estremità nord-est della
via principale. Riservandoci di completare la scoperta con
nuove ricerche, rimangono intanto fissati perfettamente due
punti importantissimi del piano dell'antica città.
Ambedue le porte sono, come si è accennato, identiche,
salvo leggiere varianti; quindi si descriverà per ora quella
posta al sud-ovest, attorno alla quale si fecero più ampie
ricerche. A ben comprendere quanto si starà per dire di
essa, si noti, che i loro resti si riducono quasi alle sole
fondamenta, elevandosi i muri inegualmente e mai al di-
sopra di circa cinquanta centimetri sull'antico suolo stra-
dale, quest'ultimo essendo per contro conservatissimo.
La porta è costituita da due torri quadrate all'esterno
di metri 6,60 di lato, con un vano circolare nell'interno di
(1) Nei beni del signor Ellena Francesco fu Giovenale, gentilmente
messi a nostra disposizione dal proprietario.