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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Baudi di Vesme, Alessandro: Atti della società: (1904)
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0380

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366

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

della storia d'Acqui e lo zelo con cui sempre si è adope-
rato per la ricerca e la conservazione delle antichità di
quella importante città romana.

Il socio Toesca ricorda che da un mese è mancato ai
vivi un piemontese benemerito per le sue scoperte archeo-
logiche nell'isola di Cipro: il generale Luigi Palma di Ce-
snola, conservatore del Museo metropolitano di Nuova York.

Il presidente si associa alle parole di rimpianto pro-
nunciate dal socio Toesca e ricorda che il fratello del de-
funto, il cav. Alessandro, il quale fece pure notevoli scavi
a Cipro, donò alla Società di archeologia vasi quivi sco-
perti, che questa diede in deposito al R. Museo di antichità.

Il presidente ed il socio d'Andrade danno informazione
in aggiunta a quelle comunicate da esso presidente nell'a-
dunanza precedente, sulla recente scoperta di avanzi di
costruzioni e di oggetti antichi a Susa, fuori di Porta
Savoia.

E messo in votazione ed approvato il seguente ordine
del giorno :

« La Società d'archeologia e belle arti, informata della

nente d'artiglieria dall'Accademia Militare, lasciò il servizio attivo nel 1S71
col grado di tenente, raggiungendo poi nella milizia territoriale quello
di tenente colonnello. Si occupò con amore speciale di cose agrarie e
di ricercare memorie archeologiche e storiche sulla sua Acqui. Il
25 settembre 1S86 era nominato R. Ispettore dei monumenti e degli
scavi di quel circondario. Fu pure membro della Commissione araldica
piemontese (1S89); sedette nel Consiglio comunale di Acqui e per breve
tempo anche in quello di Torino ; ebbe altri uffici pubblici elettivi. Per
sei anni dalla sua fondazione (1895) fu presidente della Società di storia,
arte, archeologia della provincia di Alessandria ; nella nostra Società fu
socio corrispondente (7 marzo 1874), effettivo (30 dicembre 1900), vice-
presidente (8 gennaio 1904). Di lui si hanno nei nostri Alti uno studio
sulle Antichità acquasi (vol. V, p. 30-54), la pubblicazione di un Pavimento
romano con iscrizione scoperto ad Acqui (voi. VII, p. 138 e seg.). Altri
suoi lavori di storia e di antichità videro luce nella Rivista di storia, ecc.,
di Alessandria, e furono, con tutte le altre pubblicazioni dello Scati,
enumerati nell'affettuosa commemorazione, che di lui scrisse il prof. Ga-
sparolo (Riv, cit., anno XIII, p. 111 e segg.). Mori il 4 dicembre 1904.
 
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