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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
altre sue opere, sventuratamente rimaste incompiute. Voglio
specialmente alludere ad una sua carta geografica del Pie-
monte romano, e ad un voluminoso schedario di tutte le
antichità classiche e barbariche esistenti o esistite nelle
nostre regioni, nel quale schedario è dato un minuto rag-
guaglio di tutti i ritrovamenti di anticaglie verificatisi
negli ultimi secoli. Speriamo che cotesti importanti lavori,
che il Ferrerò aveva intrapreso da molti anni, ed ai quali
alludeva raramente, anche con gli amici più cari, ma ai
quali attendeva continuamente, non restino inoperosi o,
peggio, non vadano dispersi.
Cinque settimane di lutto e di profondo rimpianto sono
trascorse dacché perdemmo il nostro amato Presidente.
Già sin d'ora sentiamo che il vuoto ch'egli ha lasciato in
mezzo a noi è immenso. Temo che ci accorgeremo ben
presto d'aver fatto una perdita irreparabile.
Ma qualunque sia la sorte che l'avvenire riserva alla
nostra Società, noi che avemmo la sorte di apprezzare da
vicino quest'uomo eletto; noi che abbiamo provato le dol-
cezze della sua amicizia, ammirato i tesori della sua erudi-
zione, subito il suo entusiasmo per gli studi dell'antico e
del bello; noi che gli eravamo legati da tanta riverenza,
deploreremo fin che vivremo la sua fine prematura e serbe-
remo di lui la più grata ed affettuosa memoria.
Baudi di Vesme.
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
altre sue opere, sventuratamente rimaste incompiute. Voglio
specialmente alludere ad una sua carta geografica del Pie-
monte romano, e ad un voluminoso schedario di tutte le
antichità classiche e barbariche esistenti o esistite nelle
nostre regioni, nel quale schedario è dato un minuto rag-
guaglio di tutti i ritrovamenti di anticaglie verificatisi
negli ultimi secoli. Speriamo che cotesti importanti lavori,
che il Ferrerò aveva intrapreso da molti anni, ed ai quali
alludeva raramente, anche con gli amici più cari, ma ai
quali attendeva continuamente, non restino inoperosi o,
peggio, non vadano dispersi.
Cinque settimane di lutto e di profondo rimpianto sono
trascorse dacché perdemmo il nostro amato Presidente.
Già sin d'ora sentiamo che il vuoto ch'egli ha lasciato in
mezzo a noi è immenso. Temo che ci accorgeremo ben
presto d'aver fatto una perdita irreparabile.
Ma qualunque sia la sorte che l'avvenire riserva alla
nostra Società, noi che avemmo la sorte di apprezzare da
vicino quest'uomo eletto; noi che abbiamo provato le dol-
cezze della sua amicizia, ammirato i tesori della sua erudi-
zione, subito il suo entusiasmo per gli studi dell'antico e
del bello; noi che gli eravamo legati da tanta riverenza,
deploreremo fin che vivremo la sua fine prematura e serbe-
remo di lui la più grata ed affettuosa memoria.
Baudi di Vesme.