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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Baudi di Vesme, Alessandro: Commemorazione di Ermanno Ferrero
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0442

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COMMEMORAZIONE DI ERMANNO FERRERÒ

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equamente uomini e cose, sapeva sì bene moderarla, che
rarissimi erano gli scatti ch'egli non riuscisse a domare. In
un solo argomento egli era irrefrenabile: quando, cioè, gli
pareva che qualcuno mancasse del dovuto zelo nel racco-
gliere ed illustrare le antichità della nostra regione. Allora
il suo animo s'accendeva d'indignazione e la sua parola con-
citata e vibrata palesava quanto egli soffrisse dell'altrui tra-
scuranza per le cose e per gli studi che tanto gli erano cari.
Ognuno si rammenta l'amarezza ch'egli provò allorché non
fu messo in opera ogni mezzo per assicurare ad un museo
subalpino la testa in bronzo di Agrippa, stata dissotterrata
in Susa.

Vasta e certamente duratura è la fama ch'egli s'acquistò
con i suoi numerosi scritti d'argomento archeologico (poiché
a questi soli vogliamo qui accennare); ammirevoli tutti
per la forma sobriamente elegante, per la stringente argo-
mentazione, per l'estesa conoscenza di tutte le scienze affini.
Anziché sfigurare le questioni, com'è difetto di molti, con
fronzoli eruditi e sovrabbondanti retoriche, egli soleva ri-
solverle col semplificarle. E non è certo ad Ermanno Fer-
rerò che potrebbe indirizzarsi il rimprovero, così spesso
fatto agli archeologi, di studiare le reliquie dell'antichità
con intendimenti meschinamente circoscritti e con animo
incapace a sentirne o comprenderne la bellezza. Grazie al
vivo senso d'arte che gli era innato e grazie alla sua
straordinaria cultura storica, egli sapeva, pur serbandosi
strettamente fedele al più rigoroso metodo scientifico, rim-
polpare il cadavere, ridargli vita e creargli un ambiente. Mi
basti a questo proposito ricordarvi le sue conferenze su
Torino e sulla Valle d'Aosta all'epoca romana.

Ma se grande è il valore scientifico dei lavori archeo-
logici pubblicati da Ermanno Ferrerò nella sua non lunga
vita, credo che ancora, superiore sarebbe stato quello di

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