Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bandini, Angelo Maria
De obelisco Caesaris Augusti e Campi Martii ruderibus nuper eruto commentarius — Rom, 1750 [Cicognara, 2516]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8409#0130

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
io+ de Augusti Cjbs. Obelisco Cap.XX.

corde > due de' quali si incrociavano, per rice-
vere il capi d i quel graffo lecno mejjb attraverfo,
e il terzo pu ntellava di [otto il capo isiesso, dove
il mede simo [porgeva alquanto in suor a . Ghusii due
legni attraverfati, per maggiore sodezza di tutta,
quanta la macchina erano • concatenati insieme
con una lunga trave, che si dijlendeva per lo lun-
go [opra tutto il pezzo dell' Obelisco . A quejli le-
gni medesimi aveva attaccate due taglie per uno ,
che qui in Roma si dicono traglie , le quali pari-
in ente aveano due girelle per una ; e ad esse ta-
glie corrispondevano due altre asfitto simili , lega-
te con grasse suni all'eftremità del detto pezzo , e
le medesime funi , perche non potefsero seorrere di
sianco , e useir finora , avea allegate insierite
con un altra più lunga , disìefa intorno a tutta
quanta la lunghezza del medesimo pezzo . Final-
mente a uno de' legni di ciaseun sosiegno giù al
fondo vicino a terra avea legato una taglia più
femplice con una sola girella somigliante a quelle ,
che adoperiamo ne'pozzi, la quale vien chiama-
ta da quesii Artesici Romani Polleva , e in luoghi
alquanto dìfeosìi avea collocati quattro argani,
ciafeun de' quali corrifpondeva ad una delle fud-
dette girelle , e giaceva dalla parte oppofta a quel
fofiegno , al piede efieriore del quale era sermata
la girella medefima , mettendo sidici uomini per
argano , e in modo , che ogn una delle quattro
sianghe di esso argano venijse fpinta da quattro di
esfi per aggirarlo. Attorno a ciafeuna di quefle
quattro girelle avea fatto pajsare un canapo, un
capo del quale era attaccato , come fi coftuma , al
fufio dell' argano , e V altro lo avea fitto pasfare
attorno alle quattro girelle delle due taglie in mo-
do , che andato prima attorno alla girella efierio-
re della taglia di fopra, indi all' efieriore di fit-
to , pasajfe attorno all'interiore di sopra , indi all'
interiore di siotto , venendo finalmente fermato fu
nel grojfo legno pifìo attraverfo. Aggirandosi /'
argano da' manuali , coli' avvolgerfi il canapo in-
torno al siuo fufo , dovea necefsariamente la ta-
glia di fiotto andarfì accofiando.a quella di fopra,
e inalzare fico lo ftefso pezzo dell' Obelifco, con
quel vantaggio nel risparmiare le forze , che ne-
gli Elementi della Meccanica s' infegna comu-
nemente , e si dimofira . Diede ben egli però a
conofeere il fino ingegno in una cofa. Per dimi-
nuire il numero de' manuali, e aggravare men» la
macchina, e per viepiù asficurarfi da ogni pericolo,
non mìfe in opera tutti gli argani in una volta,
onde quel pefo enorme inalzandofi tutto infieme ,
rimanefse sofpefo in aria ; ma due foli per volta
ne adoperò j co' quali un efiremità di quel pezzo
di marmo venijfe alzata, mentre V altra tuttavia
fi rimaneva appoggiata in terra . Inalzata alquan-
to quella efiremità , V inzeppava fubito di fiotto

longiore trabe supra totum Obelisci srustum
excurrente conjunxerat. Iis ipfe binas singu-
lis alligaverat trochleas , binis pariter singulas
inftrudlas orbiculis , quibus alia; binae prorfus
similcs ad sruiti caput crassioribus alligata su-
nibus respondebant : sunes vero ipfos longiore
alio, & totam srulli longitudinem ambiente
inter fe conjunxerat , ne in latus excurre-
rent, exciderentque . Uni demum e tignis
singulorum fulcrorum in imo prope solum
trochleam aliam alligaverat fimplicem , & uni-
co conllintcm orbiculo , cujusmodi ex sunt ,
quibus in puteis utimur , ac in locis paulo re-
motioribus quituor ergatas collocaverat, qua-
run siagula2,fingulis hifee lìmplicibus trochleis
refpo.i.lerent, jacerentque ex parte oppolìta il-
li sulcro , cujus externo pedi trochleam ipfam
aSxerat, senifdenis in singulas ergatas vedliariis
attributis.quorum quaterni singulas e quaternis
vedlibus ad axem circumagendum impellerent.
Per singulas hafee trochleas singulos ductorios
sunes trajecerat. Caput alterum ipfius sunis
axi ergatas, ut moris eli, adhasrebat, alterum
per quaternos binarum trochlearum orbiculos
ita tranfmiferat, ut primum quidem per fupe-
rioris trochlese exteriorem orbiculum, tum per
exteriorem inferioris tranfiret, inde vero per
interiorem superioris, tum per interiorem in-
serioris circumdudtum ipfi demum tranfverfo
tigno alligaretur . Vedliariis ergatam circuma-
gentibus , ductorio sune ejus axi circumvolu-
to , neceflè erat interiorem trochleam ad fupe-
riorem accedere , & fecum ipfum Obelifci fru-
ftum attollere , eo virium compendio , quod in
Medianica; elementis palfim abunde traditur ,
ac demonllratur . In eo tamen ingenium homi-
nis mirari licuit, quod ut vedliariorum nume-
rum minueret , & ipfam minus gravaret machi-
nam , atque omne periculum caveret magis ;
non omnes fimul ergatas adhibebat, quibus to -
tum in aere pendulum elevaretur immane pon-
dus , fei binas tantummoio , qua; alterum sru-
lli caput attollerent, altero humi adhuc jacen-
te . Ilio nonnihil elevato , ftatim crafììores ta-
bulas, aliamque ejusmoii materiam fuppone-
bat, qua laxatis etiam funibus fulciretur . Tum
vedliariis ad reliquas binas ergatas tradudlis ,
alterum tantundem attollebat caput, eademque
ratione fulciebat, atque ita per multas vices
commigrantibus huc illue vecìiariis ipfis , mo-
lem paulatim edudlam ad foli circumjacentis
altitudinem evexit, eveélamque nullo jam ne-
gotio ergatarum ipsarum ope , sune a machinae
trochleis liberato , in dellinatum locum per-
traxit .
Ante
 
Annotationen