SEPOLTURE BARBARICHE
SCOPERTE
A MANDELLO VITTA
Il dott. Giuseppe Giorcelli, benemerito ricercatore delle
memorie monferrine, informò il suo e mio amico il dott.
Assandria della scoperta di alcune antichità barbariche,
avvenuta, nel passato giugno (1902), a Mandello Vitta, pic-
colo comune nel circondario di Novara, mandamento di
Carpignano Sesia. Quando conobbe dall' Assandria il mio
desiderio di comunicare sì fatta scoperta alla Società di
archeologia e belle arti, si recò a Mandello, insieme con
l'ing. Enrico Bertana, possessore degli oggetti. Alla loro
cortesia debbo una particolareggiata relazione della visita e
l'invio degli oggetti acciocché avessi agio di esaminarli.
« Uscendo da Mandello Vitta, » scrivono i signori Gior-
celli e Bertana « percorrendo lo stradale, che conduce a Ca-
« stellazzo Novarese, a metà strada (1) incontrasi a sinistra
« la cascina Moranza (di proprietà del barone Giuseppe
« Vitta): 140 metri al di là di questa cascina, lasciato lo
« stradale ed entrati in un campo a sinistra, dopo aver per-
« corso 125 metri, vedemmo terra smossa, e là trovammo
« le tombe, scopo principale della nostra escursione.
« In questa località il terreno, composto di sabbia e
« ghiaia, è un po' più elevato del circostante. Le tombe
(1) A m. 1350 dall'uscita dal comune.
SCOPERTE
A MANDELLO VITTA
Il dott. Giuseppe Giorcelli, benemerito ricercatore delle
memorie monferrine, informò il suo e mio amico il dott.
Assandria della scoperta di alcune antichità barbariche,
avvenuta, nel passato giugno (1902), a Mandello Vitta, pic-
colo comune nel circondario di Novara, mandamento di
Carpignano Sesia. Quando conobbe dall' Assandria il mio
desiderio di comunicare sì fatta scoperta alla Società di
archeologia e belle arti, si recò a Mandello, insieme con
l'ing. Enrico Bertana, possessore degli oggetti. Alla loro
cortesia debbo una particolareggiata relazione della visita e
l'invio degli oggetti acciocché avessi agio di esaminarli.
« Uscendo da Mandello Vitta, » scrivono i signori Gior-
celli e Bertana « percorrendo lo stradale, che conduce a Ca-
« stellazzo Novarese, a metà strada (1) incontrasi a sinistra
« la cascina Moranza (di proprietà del barone Giuseppe
« Vitta): 140 metri al di là di questa cascina, lasciato lo
« stradale ed entrati in un campo a sinistra, dopo aver per-
« corso 125 metri, vedemmo terra smossa, e là trovammo
« le tombe, scopo principale della nostra escursione.
« In questa località il terreno, composto di sabbia e
« ghiaia, è un po' più elevato del circostante. Le tombe
(1) A m. 1350 dall'uscita dal comune.