LA LOG GETTA AL CAMPANILE DI SAN MA ECO
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al posto degli arazzi, che provvisoriamente si stendevano lungo le pareti allorché sedeva la
guardia d’onore durante le riunioni del Maggior Consiglio, si stabilì nel dicembre del 1653,
di costruirne tutt’intorno alti bancali di noce con pilastrini e capitelli d’ordine dorico 1 e si
dava incarico a Pietro Liberi pittore, di decorare il soffitto rappresentandovi nel mezzo
Venezia e la Gloria ai lati del doge Molili .e le figurazioni allegoriche della Carità e della
Prudenza ne due quadri laterali.2
Così riordinata la Loggetta arrivò ai primi decenni del Settecento quando nuovi restauri
si resero necessari : se le sue condizioni statiche per i molti cedimenti e dislocamenti non
erano allora troppo rassicuranti, non meno miserevole doveva essere l’aspetto a cui l’abban-
dono e l’incuria di molti anni avevano ridotto l’insigne e ricco edificio. « Recetacolo de
Fig. 3 — La Loggetta dopo i restauri del settecento.
imondizie » vieti detta la Loggia in un documento del 1732, così che per riparare a tale
deplorevole sconcio, i Procuratori di San Marco stabilirono di «... chiudere l’ingresso della
Lozetta con una balaustrata...3» ed affidavano la direzione dei lavori a Marcantonio Giu-
stinian allora cassiere della Procuratia.
Ai 16 di marzo del 1733 veniva stipulato contratto fra Antonio Gai » scultore ben noto
gistro Cassier Chiesa n. 34, tra il 23 dicembre 1653
e il 27 febbraio 1657 e nei registri 14 e 15 dal 23 ot-
tobre 1662 al 4 febbiaio 1663.
1 Arch. Proc. de supra. busta 74, pr. 168, c. 42.
2 Arch. Proc. de supra, Cassier Chiesa, reg. 34.
Adì 21 Genaro 1654. « Per spese per la Lozetta: a
cassa due cento contadi al IO' Pietro Liberi pittor per
Regalo di quadri tre fatti da lui per adornamento della
detta in virtù di terminazione de 17 stante dal No-
darò nostro...». Cfr. anche Zanetti, Della pittura
veneziana, pag. 384.
3 Arch. Proc. de supra. Decreti e Terminazioni, re
gistro 153 c. i59t°. La Terminazione è del 21 dicem-
bre 1732.
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al posto degli arazzi, che provvisoriamente si stendevano lungo le pareti allorché sedeva la
guardia d’onore durante le riunioni del Maggior Consiglio, si stabilì nel dicembre del 1653,
di costruirne tutt’intorno alti bancali di noce con pilastrini e capitelli d’ordine dorico 1 e si
dava incarico a Pietro Liberi pittore, di decorare il soffitto rappresentandovi nel mezzo
Venezia e la Gloria ai lati del doge Molili .e le figurazioni allegoriche della Carità e della
Prudenza ne due quadri laterali.2
Così riordinata la Loggetta arrivò ai primi decenni del Settecento quando nuovi restauri
si resero necessari : se le sue condizioni statiche per i molti cedimenti e dislocamenti non
erano allora troppo rassicuranti, non meno miserevole doveva essere l’aspetto a cui l’abban-
dono e l’incuria di molti anni avevano ridotto l’insigne e ricco edificio. « Recetacolo de
Fig. 3 — La Loggetta dopo i restauri del settecento.
imondizie » vieti detta la Loggia in un documento del 1732, così che per riparare a tale
deplorevole sconcio, i Procuratori di San Marco stabilirono di «... chiudere l’ingresso della
Lozetta con una balaustrata...3» ed affidavano la direzione dei lavori a Marcantonio Giu-
stinian allora cassiere della Procuratia.
Ai 16 di marzo del 1733 veniva stipulato contratto fra Antonio Gai » scultore ben noto
gistro Cassier Chiesa n. 34, tra il 23 dicembre 1653
e il 27 febbraio 1657 e nei registri 14 e 15 dal 23 ot-
tobre 1662 al 4 febbiaio 1663.
1 Arch. Proc. de supra. busta 74, pr. 168, c. 42.
2 Arch. Proc. de supra, Cassier Chiesa, reg. 34.
Adì 21 Genaro 1654. « Per spese per la Lozetta: a
cassa due cento contadi al IO' Pietro Liberi pittor per
Regalo di quadri tre fatti da lui per adornamento della
detta in virtù di terminazione de 17 stante dal No-
darò nostro...». Cfr. anche Zanetti, Della pittura
veneziana, pag. 384.
3 Arch. Proc. de supra. Decreti e Terminazioni, re
gistro 153 c. i59t°. La Terminazione è del 21 dicem-
bre 1732.