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CORRIERI
Fig. 2 — Sulmona, Cattedrale. Cripta.
posteriori, poi — 1066, io85, 1086, 1093 — vosetello
(.bosetello) è cambiato in busci, bussi. *
Il Chronicon Casauriense4 ci apprende che il ve-
scovo Trasmondo, nel 1075, rinnovò la vicina Catte-
drale corfiniese e contemporaneamente incominciò a
rifabbricare l’altra di San Panfilo, ridotta in cattivo
1 N. Faraglia, Cod. diplom. sulmonese, doc. I, Lanciano, Ca-
rabba, 1888.
2 N. Faraglia, op. cit., doc. Vili.
3 N. Faraglia, op. cit., doc. IX, XIV, XV, XVII.
4 Muratori, Rer. Hai. script., tom. II, P. II, lib. IV.
pietre che rinnovarono la Cattedrale corfiniese per
volere del vescovo Trasmondo.2 3 4
Non è il caso di discutere se, come qualcuno pensa,
in quel medesimo sito fosse un’antica chiesa col nome
di Santa Maria in Bussi, che divenne poi Cattedrale.
E anche dato che possa provarsi ciò con sodi argo-
1 Di Pietro, op. cit. ; Schulz, Denkmacher der Knnst des
Mittelattcrs in Unteritalien, Dresden, 1860.
2 P. Piccirilli, Monumenti architettonici suhnonesi. Lanciano
Carabba, 1888.
menti del secolo xi. Infatti, in uno del 1042, è detto
che Tebaldo, figlio di Dodone, dona alla chiesa di
San Panfilo la quarta parte della chiesa di Sant’An-
gelo in Introdacqua con alcune terre. 1 In un’altra
carta del 1061 è indicato il luogo ove era la chiesa :
« . .. in ecclesia beati santi PanfItili que est in isto
comitatu supradicto (balbense) est ipsa cibitate selmou-
tina in loco qui dicitur vosetellum ».2 In documenti
stato per la vetustà e per i terremoti. Egli, però, non
potè portare a compimento l’opera, onde, come rife-
riscono gli storici citati, ne lasciò ai canonici la cura,
i quali, a tempo del vescovo Gualtiero, menarono a
termine la fabbrica nel 1119. 1
Questi ricordi permettono oggi di affermare che la
chiesa Cattedrale di Sulmona fu incominciata nell’un-
decimo secolo, probabilmente da quegli stessi taglia-
CORRIERI
Fig. 2 — Sulmona, Cattedrale. Cripta.
posteriori, poi — 1066, io85, 1086, 1093 — vosetello
(.bosetello) è cambiato in busci, bussi. *
Il Chronicon Casauriense4 ci apprende che il ve-
scovo Trasmondo, nel 1075, rinnovò la vicina Catte-
drale corfiniese e contemporaneamente incominciò a
rifabbricare l’altra di San Panfilo, ridotta in cattivo
1 N. Faraglia, Cod. diplom. sulmonese, doc. I, Lanciano, Ca-
rabba, 1888.
2 N. Faraglia, op. cit., doc. Vili.
3 N. Faraglia, op. cit., doc. IX, XIV, XV, XVII.
4 Muratori, Rer. Hai. script., tom. II, P. II, lib. IV.
pietre che rinnovarono la Cattedrale corfiniese per
volere del vescovo Trasmondo.2 3 4
Non è il caso di discutere se, come qualcuno pensa,
in quel medesimo sito fosse un’antica chiesa col nome
di Santa Maria in Bussi, che divenne poi Cattedrale.
E anche dato che possa provarsi ciò con sodi argo-
1 Di Pietro, op. cit. ; Schulz, Denkmacher der Knnst des
Mittelattcrs in Unteritalien, Dresden, 1860.
2 P. Piccirilli, Monumenti architettonici suhnonesi. Lanciano
Carabba, 1888.
menti del secolo xi. Infatti, in uno del 1042, è detto
che Tebaldo, figlio di Dodone, dona alla chiesa di
San Panfilo la quarta parte della chiesa di Sant’An-
gelo in Introdacqua con alcune terre. 1 In un’altra
carta del 1061 è indicato il luogo ove era la chiesa :
« . .. in ecclesia beati santi PanfItili que est in isto
comitatu supradicto (balbense) est ipsa cibitate selmou-
tina in loco qui dicitur vosetellum ».2 In documenti
stato per la vetustà e per i terremoti. Egli, però, non
potè portare a compimento l’opera, onde, come rife-
riscono gli storici citati, ne lasciò ai canonici la cura,
i quali, a tempo del vescovo Gualtiero, menarono a
termine la fabbrica nel 1119. 1
Questi ricordi permettono oggi di affermare che la
chiesa Cattedrale di Sulmona fu incominciata nell’un-
decimo secolo, probabilmente da quegli stessi taglia-