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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 5
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Ciaccio, Lisetta: Gli affreschi di S. M. di Vezzolano e la pittura piemontese del trecento
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0393

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GLI AFFRESCHI DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO

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* * *

Tale fiore dell’arte subalpina del Trecento non deve del resto stupire lo studioso del-
l’arte italiana, in quanto, se scarsi sono i cimelii della pittura piemontese del secolo Xiv,
questo di Vezzolano non ne è il solo.

Così recentemente, restaurandosi la chiesa di San Domenico in Forino, sono venuti in
luce frammenti di affreschi decoranti la cappella di fondo della navata sinisti a della chiesa,
costruita verso il 1334.1 La cappella, assai più profonda che larga, era decoiata nelle pareti
delle dodici figure degli apostoli (fig. 12-15),1 2 3 separate l’una dall’altra da colonnine tortili
dipinte, sorreggenti una finta cornice ad archetti pensili, sulla quale, nelle Le lunette piene
sottostanti alla volta a crocera, si sono trovate traccie, nella parete di fondo, sopra 1 unica
finestra della cappella, di un’Annunciazione, nella parete di sinistra di un Cristo in gloiia fra

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Fig. 16 — Piobesi Torinese, San Giovanni dei Campi. Facciata, affresco.

i quattro segni evangelici ed in quella di destra di tre donatori presentati da San Tommaso
ad un personaggio divino, probabilmente la Vergine, ora del tutto scomparso.5

Gli affreschi, ora molto liberamente restaurati, ritenuti da alcuno dovuti alla scuola
umbra del secolo xiv, 4 da altri creduti per contrario frutto dell’arte locale, ma della seconda
metà del secolo XV,5 sono stati giustamente qualificati dal prof. Toesca6 quale opera di
artista piemontese del Trecento. Infatti, studiando i pochi frammenti genuini, vi riscontriamo
tali strette affinità stilistiche con gli affreschi della 5a arcata di Vezzolano (quali le fronti
troppo sviluppate, l’ondulazione convenzionale dei capelli, la fattura delle ali degli angioli
a penne segnate con una sola pennellata ciascuna, il tipo delle aureole costituite di dischi
in istucco dorati ed ornati, presso il margine, di una serie di puntini graffiti, la tendenza
naturalistica, evidente in alcuna delle teste rugose degli apostoli, ecc.) da non potersi dubi-

1 F. Rondolino e Brayda, La chiesa di San Do-
menico in Torino, Torino, 1909, pag. 43.

2 Le fotografie degli affreschi di San Domenico in
Torino, mi sono state cortesemente favorite dal Padre
Peretta studioso appassionato delle opere d’arte della
sua chiesa.

3 Riprod. in Rondolino e Brayda, op. cit., pa-

gine 52-61 e nel L’Arte, XII, 1909, pag. 462.

^ L. Fiocca, Gli affreschi trecentisti nella cappella
della, chiesa di Santa (. hiara, in Rassegna d’arte, 1909,
pagg. 164-167.

5 Rondolino e Brayda, op. cit., pagg. 60-61.

6 Notizie di Piemonte e di Liguria, ne L’Arte,
XII, 1909, pag. 461,
 
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