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Rondolino, Ferdinando: Le chiuse longobardiche fra Ivrea e Vercelli
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0259
le chiuse longobardiche fra ivrea e vercelli
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quelle difese nell'antica sede e noi vietava l'unità del-
l'impero.
Ma quando i duchi Longobardi, vinti dai Franchi, ce-
dettero a costoro la valle della Cinisia e la città di Susa
fino al Ponte di Vologia che sorgeva sulla Cinisia a valle
della città (1), il che avvenne nel 576 o nel 577, i Franchi,
divenuti signori del valico del Moncenisio, dovettero erigere
su questo le proprie chiuse, lasciando ai Longobardi quelle
del Pircheriano, dacché costoro avevano conservato nel
proprio dominio la valle di Susa dal ponte di Vologia al
Pircheriano stesso.
Due storici della calata che Pipino re dei Franchi fece
in Italia nel luglio del 754 ci attestano infatti la esistenza
.delle chiuse franche del Moncenisio. Il cronista salernitano,
anziché seguire la comune degli storici dove narrano che
Pipino venne di Francia alle chiuse longobardiche del Pir-
cheriano senza incontrare ostacolo veruno (2), racconta invece
che l'avanguardia dei Franchi accorse dapprima a munire
proprias francorum clusas, e mentre vi aspettava l'arrivo
di Pipino e del suo esercito, vi fu assalita da Astolfo.
Fallitogli però quell'assalto, re Astolfo si die a fuga così
repentina che, senza sostare a difendere le proprie chiuse
del Pircheriano, riparò con l'esercito a Pavia (3).
(1) Dimostreremo in altro scritto che i Longobardi non cedettero
allora tutta la valle di Susa fino ad Avigliana, come fu affermato sinora
da tutti gli storici, e che il ponte di Vologia non sorgeva presso Avi-
gliana, come suppose F. Durandi in Marca di Torino.
(2) Recueil des historiens des Gaules, t. 50.
Fredegarii Chronic, pag. 2.
Chronicon Moissacense, p. 69.
Annales francorum Metteuses, id. 337.
Benedicli chronic.
Ekkardi chronic.
Ex vita Stephani IIpapae, id. 437.
Annales francorum Metteuses, 337.
(3) Iter suum profectus est, praemittentes ante suum occursum
validissimos ex suis proceribus et cum eis exercitales viros ad cu-
stodiendum proprias francorum clusas ; ibique coniungentes, remoti
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quelle difese nell'antica sede e noi vietava l'unità del-
l'impero.
Ma quando i duchi Longobardi, vinti dai Franchi, ce-
dettero a costoro la valle della Cinisia e la città di Susa
fino al Ponte di Vologia che sorgeva sulla Cinisia a valle
della città (1), il che avvenne nel 576 o nel 577, i Franchi,
divenuti signori del valico del Moncenisio, dovettero erigere
su questo le proprie chiuse, lasciando ai Longobardi quelle
del Pircheriano, dacché costoro avevano conservato nel
proprio dominio la valle di Susa dal ponte di Vologia al
Pircheriano stesso.
Due storici della calata che Pipino re dei Franchi fece
in Italia nel luglio del 754 ci attestano infatti la esistenza
.delle chiuse franche del Moncenisio. Il cronista salernitano,
anziché seguire la comune degli storici dove narrano che
Pipino venne di Francia alle chiuse longobardiche del Pir-
cheriano senza incontrare ostacolo veruno (2), racconta invece
che l'avanguardia dei Franchi accorse dapprima a munire
proprias francorum clusas, e mentre vi aspettava l'arrivo
di Pipino e del suo esercito, vi fu assalita da Astolfo.
Fallitogli però quell'assalto, re Astolfo si die a fuga così
repentina che, senza sostare a difendere le proprie chiuse
del Pircheriano, riparò con l'esercito a Pavia (3).
(1) Dimostreremo in altro scritto che i Longobardi non cedettero
allora tutta la valle di Susa fino ad Avigliana, come fu affermato sinora
da tutti gli storici, e che il ponte di Vologia non sorgeva presso Avi-
gliana, come suppose F. Durandi in Marca di Torino.
(2) Recueil des historiens des Gaules, t. 50.
Fredegarii Chronic, pag. 2.
Chronicon Moissacense, p. 69.
Annales francorum Metteuses, id. 337.
Benedicli chronic.
Ekkardi chronic.
Ex vita Stephani IIpapae, id. 437.
Annales francorum Metteuses, 337.
(3) Iter suum profectus est, praemittentes ante suum occursum
validissimos ex suis proceribus et cum eis exercitales viros ad cu-
stodiendum proprias francorum clusas ; ibique coniungentes, remoti