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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 7.1897

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Baudi di Vesme, Alessandro: Commemorazione di Ermanno Ferrero
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https://doi.org/10.11588/diglit.11589#0440

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COMMEMORAZIONE DI ERMANNO FERRERÒ 425

sarono alla competenza di uno o dell'altro dei suddetti
nuovi istituti. Nondimeno, per parecchi anni ancora essa
continuò ad adoprarsi, nella misura concessale dalle cam-
biate circostanze, per il vantaggio della scienza e dell'arte,
ed a pubblicare apprezzate memorie, — sinché venne il
giorno in cui la provincia e il comune le negarono ogni
sussidio. La Società passò allora un momento assai critico,
e vi fu persino chi propose ch'essa, più non potendo espli-
care utilmente la sua attività, si sciogliesse.

Ma in quel frangente sorse Ermanno Ferrerò, il quale
pieno d'un entusiasmo ispiratogli dalla conoscenza del va-
lore proprio e dei Colleghi, consigliò che non si depones-
sero le armi, ma si provvedesse all'esistenza della Società
in modo indipendente dai capricci delle deputazioni am-
ministrative, Quella proposta, caldamente appoggiata dal
Barone Gaudenzio Claretta, allora Presidente, fu da noi
plaudita, approvata ed attuata.

Il Ferrerò, il quale era stato eletto isocio sin dal maggio
1877, si era subito distinto nel nostro sodalizio per le sue
attive indagini ed i suoi profondi studi intorno alle anti-
chità romane della regione subalpina. Nel 1891 gli venne
affidata la triennale carica di Segretario, che gli fu poi
confermata pei due successivi triennii. Finalmente egli fu
nominato presidente il 22 gennaio 1901.

A datare da quel giorno, sotto l'impulso energico di
lui, la nostra Società ebbe una vita di brillante attività.
Molte furono le questioni archeologiche ed artistiche alle
quali essa, e spesso con felici risultati, s'interessò. Fu dato
nuovo vigore alla pubblicazione degli Atti, che per qualche
tempo aveva languito. All'infuori degli Atti, fu pubblicato
lo splendido volume del Ferrerò stesso : L'are d'Auguste à
Suse. Furono dai nostri dotti e benemeriti colleghi tenute
parecchie di quelle conferenze che così grande e simpatico
 
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