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Schlosser, Julius von; Kurz, Otto; Rossi, Filippo [Übers.]
La letteratura artistica: manuale delle fonti della storia dell'arte moderna — Firenze: La Nuova Italia [u.a.], 1964

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https://doi.org/10.11588/diglit.7581#0062

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IR

LIBRO I — IL MEDIO EVO

Gli altri paesi, e in ispecie la Germania, sono assai pili arretrati; note
inventariali copiose cominciano solo col secolo xvi e raramente hanno un va-
lore pili che secondario. La fonte più ricca sono i volumi di documenti e di
regesti apparsi in serie continua come supplementi dello « Jahrbuch des allerh.
Kaiserhauses ».

Vengono quindi gli statuti delle diverse corporazioni di artisti. Per l'Italia
c'è una bibliografia complessiva del Gonetta, Bibliografìa statutaria delle cor-
porazioni d'arti e mestieri in Italia con saggio della bibliografia estera, Roma
1891. Monticolo, / capitolari delle arti veneziane, Roma 1S96. Studi e ricerche
sulle arti veneziane, « Boll. dell'Ist. stor. ital. » fase. 13. Statuti dei pittori :
fra i più antichi e pili notevoli storicamente son quelli di Venezia, ed. Mon-
ticolo nel « N. Archivio Veneto » II (1891), cfr. Molmenti, Lo statuto dei pit-
tori veneziani nel sec. XV, Venezia 1884. Gaudenzi, La Società delle arti in
Bologna nel sec. XIII, i loro statuti e loro matricole, Roma 1898. Il Breve del-
l'arte dei pittori senesi, edito dal Milanesi nei Docum. per la storia dell'arte
Senese, Siena 1854. Lo statuto dei pittori fiorentini è già nel Baldinucci, No-
tizie, Sec. II, Dee. V. La Fraglia dei pittori di Padova del mi, ed. Odorici,
« Arch. Veneto » VII-VIII. Lo statuto di Cremona (1470) ed. Odorici, nel-
l'« Arch. stor. ital. » 1860, n. s. XI, p. I. Quello di Roma (1478) in Muntz, Arts
à la cour des Papes, voi. Ili, Parigi 1882. A nord delle Alpi, è dei pili antichi
quello di Praga (del 1348), pubblicato da Pangerl e Woltmann nelle « Eitel-
bergers Quellenschriften » XIII, e poi da Patera e Tadra con testo completo e
commentario critico all'edizione del Pangerl, Praga 1878. [Una goffa falsificazione
è la pretesa cronaca trecentesca della corporazione dei pittori veronesi : J. P.
RicnTER, Altichiero, Sagen, Tradition und Geschichte, Originaltext und Vber-
setzung einer Veroneser Handschrift mit Kommentar, Lipsia 1935. G. B. Cer-
vellini, La cronaca su Altichiero recentemente pubblicata è falsa, « Atti del
R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti» XCV, parte II (1935-30)]. Sono
molto importanti anche gli statuti delle corporazioni di orefici. Anche
di questi i più antichi sono quelli di Venezia (del 1233 e non 1262!), ed. Odorici.
nell'« Arch. stor. ital.» n. s. XI; Genova (1248), ed. Varni, Appunti artistici
sopra Levanto, Genova 1870; di Praga (1324), ed. Mencik, nei « Sitzungsberichte
der bohm. Ges. d. Wiss. » 1891; di Siena, ed. Dello Russo, Napoli 1S70; di
Napoli (1380), ed. Migliacco, nell'« Arch. stor. campano » IL Gli statuti degli
orafi di Norimberga sono editi dallo Steindauer nella « Vierteljahrsschrift fiir
Volkswirtschaft » XVIII. Scalpellini : Neuwirth, Satzungen des Regensburger
Steinmetzentages von lJt59, Vienna 18S8. Gurlitt, Erfurtcr Steinmetzenord-
nungen des 15. und 16. Jahrhunderts. [H. Voltelini, Die Ordnungen der Wiener
Bauhiitte, « Monatsblatt des Vereins ftir Geschichte der Stadt Wien » VII (42)
.Tg. 1925, 00-64]. Arazzieri : Deville, Recueil des documents et statuts réla-
tifs à la compagnie des tapissiers 1258-1875, Parigi 1876. Sarebbe anche da men-
zionare il libro, per molti rispetti importante, del « prevost » di Parigi Estienne
Boileau, Livres des métiers de Paris (fino al 1271), pubbl. nella « Coli, des
docum. inéd. sur l'histoire de la France » 1837, e nella Bistoire gènérale
de Paris, 1879, sempre con copiose note. Contiene gli statuti delle diverse corpo-
razioni, tra cui hanno naturalmente una parte notevole gli artigiani, tapissiers,
tailleur» d'images etc. A scanso di equivoci si noti che non è qui citata la de-
scrizione assai minuziosa dell'officina di un fonditore di un maestro Alain le
Grant, menzionata in Luer, Technik der Bronzeplastik (nelle « Sponsels Mo-
 
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