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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

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Fasc. 5
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Ciaccio, Lisetta: Gli affreschi di S. M. di Vezzolano e la pittura piemontese del trecento
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https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0391

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GLI AFFRESCHI DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO

347

D’altra parte s’oppone all’attribuzione delle pitture di Vezzolano ad un artista dell Italia
centrale anche il tipo delle figure, specialmente delle teste ideali della Vergine e degli angioli
e delle sante Caterina e Margherita, a fronte assai sviluppata e prominente, che non ha
riscontro nell’arte schiettamente giottesca, laddove è evidentemente derivata dall arte gotica
francese, di cui le fronti bombate sono appunto caratteristica, e che ricorre pure nelle figure
delle pale d'altare del più noto pittore lombardo del Trecento: Giovanni da Milano.

Mi pare dunque che si possa oramai con sicurezza considerare gli affreschi della 5 arcata
di Vezzolano come un prodotto dell’arte locale, tanto più prezioso, in quanto abbastanza

log. 14— 1 orino, Chiesa di San Domenico
Affresco, San Giacomo Maggiore.

scarsi sono gli avanzi superstiti della pittura trecentesca piemontese; della quale i nostri
affreschi sono in grado di darci un’idea sufficientemente elevata. Senza dubbio le figure vi
sono talvolta mal costruite e sproporzionate (specialmente il bambino Gesù, enorme per l’età
che dimostra), le mani troppo grandi e mal disegnate con dita lunghe, grosse e tubolari,
le movenze alquanto impacciate e convenzionali nella mano alzata ed aperta nello stesso
gesto in troppe figure delle diverse istorie : ciò non di meno essi ci rivelano una scuola abba-
stanza progredita ed indipendente anche dalla contemporanea lombarda, e, se pure a questa
inferiore nella correttezza del disegno e nella finezza dei particolari, dotata di pregi che

tamente ad una tardiva versione della leggenda, se-
condo la quale rincontro dei tre vivi con i tre morti
sarebbe avvenuto ad un crocevia, segnato da una co-
lonna sormontata cja una croce, alla quale sono im

formate tutte le numerose rappresentazioni francesi
della seconda metà del secolo xv (Male, op. cit., pa^
gine 385-386).

1 Riprod. in A. Venturi, op. cit., V, fig. 709-712.
 
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