Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 13.1910

DOI Heft:
Fasc. 6
DOI Artikel:
Corrieri
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24136#0521

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CORRIERI

fasce formate da mezze colonnette sorgenti sulla linea
dei capitelli, mentre le volte laterali a crociera rom-
pono il campo col succedersi dei vari appoggi, che
qui sono costituiti dai piloni della cupola, dalle co-
lonne delle navi collaterali e dai mezzi pilastri delle
pareti.

L’opera dell’architetto non è distratta in alcun modo
dal bisogno ornatistico, cosicché nell’interno non tro-

475

a coronamento della costruzione centrale intesa a ma-
scherare il tamburo e la cupoletta. L’abside centrale
invece di arcatelle ha un ordine di nicchiette a for-
nice, come pure di nicchiette risulta la costruzione
ottagonale che sovrasta nel mezzo dell’edificio.

La semplicità e la ingenuità dei mezzi informano
la costruzione di questo gioiello architettonico die ci
riporta di un tratto al ricordo delle più vetuste co-

viamo altro su cui riposare il nostro occhio che i ca-
pitelli cubici smussati àgli angoli (molto affini a quelli
di San Miniato al Monte del 1013)0 l’altare in fondo
alla navata collaterale destra, specie di nicchia ad arco
rialzato, nella quale sono accennate timidamente, ma
con somma grazia, alcuni ornamenti a forma di stelle,
e una risega sugli stipiti terminali.

All’esterno però sono messi in opera tutti gli ele-
menti formali di cui si è già arricchito il nuovo stile,
cosicché le tre absidi hanno arcatelle pensili che si
ripetono nei muri rettilinei delle navate, e che servono

struzioni della nostra Italia, e specialmente a quelle
millenarie di San Leo della vicina Pesaro, di Agliate
presso Carate Brianza e della chiesa di San Giovanni
in Zoccoli di Viterbo, della quale ultima ripete la strut-
tura interna e la disposizione delle colonne e delle
pareti. Siamo difronte adunque ad una costruzione del
t° secolo dopo il mille e l’attribuzione data dal Sac-
coni (1034-1038Ì e desunta dagli annalisti camaldolesi,
non avrebbe dovuto incontrare opposizione veruna da
parte degli studiosi.

Su questa attribuzione non trovasi però d’accordo

Particolare dell’esterno
(Fotografia dell’ Istituto storico prussiano).
 
Annotationen