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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 29.1926

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Venturi, Adolfo: Opere poco note di Cima da Conegliano
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https://doi.org/10.11588/diglit.55345#0220

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OPERE POCO NOTE DI CIMA DA CONEGLIANO

Nell’ esposizione di pitture appartenenti a raccolte private, che si chiuse a Berlino
durante l’agosto del 1925, vedemmo, tra i rari esempi di arte quattrocentesca italiana,
una Sacra Conversazione (fig. 1) firmata da Giambattista Cima, pittore di un’umanità candida
e semplice sbocciata dalla pace dei campi, dall’aria sana dei paesaggi alpestri. È un’opera

Fig. 1. — G. B. Cima: Madonna e Santi.
Berlino, Esposizione di pitture provenienti da raccolte private (estate del 1925).


giovanile, vicina all’ Annunciazione della Galleria del Romitaggio a Pietrogrado, per
l’ovale del volto oblungo, tirato, levigato al tornio, e per i movimenti ancora un po’ rigidi;
è il primo esempio di un tema prediletto dal Cima: la Sacra Conversazione. Il gruppo è
all’aperto, ma un parapetto, culminante al centro in una cornice marmorea, ci mostra
la Vergine, seduta in alto come dietro un altare e sopraelevata dai Santi Girolamo e Gio-
vanni Battista che le s’accostano timorosi. Nella Sacra Conversazione di Vienna, di poco
più tarda, l’altare è tolto; la Vergine siede col figlio all’ombra di un albero; la scena
è più familiare e animata dallo sguardo vivido di Maria, forte popolana, dalla premura
di San Girolamo, dal chiacchierio del fanciullino vispo e ciarliero. Il quadro di Berlino
è invece ancora tutto penetrato di religiosa gravità: San Girolamo non vede Gesù che
lentamente lo benedice, Maria distratta guarda lontano coi miti occhi assorti, il paese
si stende in larghezza, come poi nelle Sacre Conversazioni di Monaco, e confina a destra,
di là da un colle arborato, nella catena delle Dolomiti azzurre.
 
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