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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 29.1926

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Venturi, Adolfo: Un´ opera ignota del Canova
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https://doi.org/10.11588/diglit.55345#0236

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UN’OPERA IGNOTA DEL CANOVA

Nel 1819, il Canova era intento alla scultura dell’ Endimione per il Duca di Devon-
shire, che la collocò poi in una sala del palazzo di Chatsworth. In quel palazzo, ove, più
della magnificenza, scalda l’amore all’arte italiana, riposa la bella immagine, ricordando


Fig. 1. — Canova: Levriere. Roma, Collezione privata.

gli ultimi anni del grande scultore, come illuminati dalla visione avuta a Londra dei marmi
del Partenone. In quegli anni, in cui i popoli si scrollavano dalle spalle le ceneri delle guerre
napoleoniche, le arti parevano raccogliersi, per riprender la via rotta, guasta dai carriaggi
di guerra. Fu allora che il Canova, come a un sogno svanito, tornò ai miti ellenici, al pa-
store amato da Selene, Endimione, dormiente sul monte dell’oblio.
Sappiamo che nel 1819 il Canova attendeva dd\.’ Endimione, assistito dal Duca di De-
vonshire, lieto di seguire le fasi dell’opera che continuò sino al 1822. Un discepolo del
grande scultore, il padovano Rinaldo Rinaldi, ricordò che, quando quegli ebbe Tallo-
 
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