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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 29.1926

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Pittaluga, Mary: Opere del Tintoretto smarrite o di malsicura identificazione, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.55345#0177

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OPERE DEL TINTORETTO SMARRITE
O DI MALSICURA IDENTIFICAZIONE

(Continuazione e fine)

Presso i Barbarico a S. Pantaleon: un capric-
cio de’ sogni (soffitto).
« Deità in cielo con varie imagini delle cose ap-
portate nel sonno alle menti dei mortali »: forse
identificabile con un quadro allegorico, oggi a
Torino, presso privati.
Quattro stagioni: un tale soggetto vedesi a Jai-
spitz, in Moravia, con ricordi veronesiani, di carat-
tere decorativo. Quattro Stagioni facevano parte,
nel 1922, della collezione di Achillito Chiesa a
Milano: di Domenico. Altre quattro sono nella
Galleria di Edimburgo, citate dai Meyer e von der
Bercken, I, 252.
Presso i Navageri alla Pietà: Ritratto di Andrea
Navagero.
Ritratto di Bernardo Navagero.
Presso i Priuli a S. Maria Nuova: S. Gerolamo
« quanto il naturale », oggi nella Galleria di Vienna,
n. 417.
Presso i conti Widmann: Il Battesimo : una tela
di tal soggetto era nel 1922 in commercio a Londra
(Meyer e von der Be/cken, II, 29).
L’Adultera: oggi a Mannheim, proprietà Enrico
Lanz.
Presso il Sig. Gozzi: La Cena; oltre quelle note,
una Cena, non di Jacopo, vedesi oggi nella Gal-
leria di Brunswich.
Presso il cav. Reinst: lungo quadro con ritratti
della famiglia Pellegrina: « matrone e figli in un
giardino, con cani e lepri... ». Il Thode (Mon., 80)
ricorda, a Londra, fra i quadri del conte Brownlow,
uno con ritratti di quella famiglia: oggi proprietà
di Lord Barry more.
Presso Nicolò Crasso: piccola tela di Ercole
che rigetta Sileno, entrato nel letto di Jole: Galleria
di Vienna, n. 250.
Ritratto di Sebastiano Veniero: probabilmente
nella collezione Guaiino, a Torino.
Autoritratto « di giovanile età »: è forse questo
l’autoritratto, che si trovava nel 1605 presso Ales-
sandro Vittoria (cfr. Predelli, Le memorie e le carte

di A. V., Ardi, trentino, XXIII, 233): oggi uno
trovo citato, non so con quale fondamento, dal
Waagen, in Galleries and Cabinet of Art in Great
Britain, London, 1854: supplemento, p. 336.
Testa di S. Giovanni nel disco.
Ritratto di Matteo Veniero.
Ritratto di uno di sua famiglia.
Presso Francesco Bergonzio (Bergonzi): vi-
vacissimo ritratto di uomo di mezza età « il quale
con una mano s’incrocia una pelliccia di martora,
con l’altra tiene il fazzoletto, mirando in faccia
con naturale proprietà ».
Presso Nicolò Ranieri: Adorazione dei magi
« con figure men del vivo ».’
Susanna in bagno: è il n. 239 della Galleria di
Vienna.
Presso monsig. Melchiori, piovano di Santa
Fosca: un ritratto. In una carta del Museo Correr
(cod. Gradenigo 175, II, carte 236) si conferma:
« Mons. Melchiori Piovano di Sta Fosca Amatore'
e Protettore conservava tra le famose sue pitture
un singolare ritratto, fatto dal Tintoretto I ».
Presso Paolo della Sera: un ritratto di senatore
veneziano.
Presso Paolo Rubino: « piccole figure » sul
tipo di quelle dello Schiavone.
Nel Tinello del fondaco dei Tedeschi: «La
luna... a sedere sopra un carro dorato, armata
d’arqo e di strali, adorna di veli volanti... ha seco
le Aure... »: oggi a Berlino, Galleria, 310.
Presso il proc. Nani: un ritratto.
Presso Giov. Grimani: un ritratto.
Presso gli Zaguri: ritratto di Paolo Cornar0
dalle anticaglie « che posa una mano sopra una
statua », del 1561, oggi nella Galleria di Gent (cfr.
D. v. Hadeln, in Jahrb. d. Pr. Kunsts., 1920, 37).
Presso Jacopo da Ponte, giureconsulto: ritratto.
Presso Antonio de Vescovi: ritratto di Fran-
ceschina Corona, moglie di quel Pietro Benedetti,
che fu pure dipinto da Tiziano.
 
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