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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: Anelli antichi sardi: [quantità e lusso, 3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0061

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è

gitis cieos gestabant (lib. II, c. VII). Più frequenti erano
gli eroi, i re, i guerrieri, i filosofi, i congiunti, gli avi
ed il proprio ritratto (i). Molti prendevano per emblema
gli animali, ed i soggetti della mitologia, la lira, la sfin-
ge (2), o le piante, specialmente quelle ch'erano sacre a
qualche divinità. Il fior del loto comparisce quasi in tutti
gli anelli ed ornamenti di Tharros. Mecenate aveva una
rana per emblema (Plinio): Gallieno un cane (Plutarco).
Gli Egiziani per l'ordinario preferivano lo scarabeo, del quale
specialmente se ne ornavano i guerrieri, perchè credevano
che essendo tutti maschj, inspirassero coraggio e valore a
chi li portava (3). Altri vi incidevano motti, o sigle che
esprimevano il proprio nome , e di questi sono i più ri-
marchevoli quelli che si scuoprono nel Sulcis. I cristiani
vi incidevano finalmente il monogramma, il pesce, la colomba,
il ramo d1 ulivo , la croce e 1' agnello. Ne' primi tempi le
immagini che i cristiani adoperavano negli anelli erano
quelle di un pescatore per denotare lo stesso Salvatore, e
secondo San Clemente Alessandrino, il capo della Chiesa
San Pietro (Paedag. lib. III). Da ciò i Romani Pontefici
usarono di cotale impronta nell' anello, per cui si spiega
quella frase usata nelle lettere dei Pontefici sub annido Pi-

(1) Recentemente in Napoli fu trovato un anello, ed acquistato dallo stesso
Re. Fu rinvenuto nelle vicinanze di Santa Maria di Capua E di oro massiccio,
ed appartiene alla classe degli anelli signaiorii che aveva M. Bruto di cui vi è
incisa T effigie col nome dell1 artista greco ANASIAAS EilOEI , Anassilao
fece. U metallo dell'incisione e bianco, di lega appellata dagli antichi elee tram
(V. Bullett. Archeol. Nap. an. Ili, p. «78).

(2) La Signora Emerenziana INigra-Vegezzi ne possiede uno che ha nella
gemma impressa una sfinge, trovato nelle rovine di Tharros. Molte volte la stinge
è tra due urei.

(5) Dalle tombe di Tharros si sono frequentissimamente estratti anelli che per
gemme hanno uno scarabeo , di corniola , di diaspro, o di agata. Sono varie
le incastonature di questi, in alcuni sono fermi, in altri sono versatili, cioè
girano attorno al cerchio infilzato nel buco dello scarabeo, ed in altri il cerchio
è unito in due pezzi.
 
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