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colla conca che con ambe le .braccia viene sostenuta dalla
figura, esprimendo i raggi dell' iride nell' esterna parte
della medesima conca (i).
Il fondo del basso Egitto none, secondo le osservazioni
fatte dai Geologi, che il risultato d' una successiva allu-
vione fatta dal Nilo, e quindi la consideravano come un
dono fatto dal celeste fiume (2). Se questo non fecondasse
la parte convessa della terra diventerebbe sterile, e sa-
rebbe stata continuamente deserta: quindi noi crediamo
che nella suddetta figura grassa e pingue sia personificata
la parte della terra dell' Egitto inferiore, e nella conca ro-
tonda le acque del Nilo, o la stessa inondazione; che se
quei graffiti a foggia di quadratelli non vogliano indicare
i raggj c^e^' Iride, hanno eertamente un altro occulto si-
gnificato che in sostanza spiegano il medesimo effetto, co-
me in altro luogo abbiamo accennato (Bull. ann. II, p. 2 5).
G. Spano
citta' antiche dell'isola e loro distruzione
Uno degli argomenti più tenebrosi delle memorie antiche
dell'isola fu quello che ra^guardava alle epoche precise della
distruzione delle tante città che 1' adornavano nei tempi
vetusti, e delle quali non rimase che il nudo nome, 0 re-
stano pochi ruderi, facenti fede del sito dove esistevano.
(1) I Sacerdoti Egiziani raccontano che il basso Egitto al tempo di Manete
o Misraim era una continua palude.
(2) E da osservare anche che nella parte convessa della semisfera avvi una
striscia rilevata che a prima vista sembra la mela di un serpente avvolto.
L'altra parte avrebbe abbracciato la parte superiore della sfera che manea , la
qual cosa potreblie ingenerare 1' idea dell'novo cosmico, come l'ente citatore,
ne lontana dalia espressiva materialità della cosmogonia egiziana e fenici».
colla conca che con ambe le .braccia viene sostenuta dalla
figura, esprimendo i raggi dell' iride nell' esterna parte
della medesima conca (i).
Il fondo del basso Egitto none, secondo le osservazioni
fatte dai Geologi, che il risultato d' una successiva allu-
vione fatta dal Nilo, e quindi la consideravano come un
dono fatto dal celeste fiume (2). Se questo non fecondasse
la parte convessa della terra diventerebbe sterile, e sa-
rebbe stata continuamente deserta: quindi noi crediamo
che nella suddetta figura grassa e pingue sia personificata
la parte della terra dell' Egitto inferiore, e nella conca ro-
tonda le acque del Nilo, o la stessa inondazione; che se
quei graffiti a foggia di quadratelli non vogliano indicare
i raggj c^e^' Iride, hanno eertamente un altro occulto si-
gnificato che in sostanza spiegano il medesimo effetto, co-
me in altro luogo abbiamo accennato (Bull. ann. II, p. 2 5).
G. Spano
citta' antiche dell'isola e loro distruzione
Uno degli argomenti più tenebrosi delle memorie antiche
dell'isola fu quello che ra^guardava alle epoche precise della
distruzione delle tante città che 1' adornavano nei tempi
vetusti, e delle quali non rimase che il nudo nome, 0 re-
stano pochi ruderi, facenti fede del sito dove esistevano.
(1) I Sacerdoti Egiziani raccontano che il basso Egitto al tempo di Manete
o Misraim era una continua palude.
(2) E da osservare anche che nella parte convessa della semisfera avvi una
striscia rilevata che a prima vista sembra la mela di un serpente avvolto.
L'altra parte avrebbe abbracciato la parte superiore della sfera che manea , la
qual cosa potreblie ingenerare 1' idea dell'novo cosmico, come l'ente citatore,
ne lontana dalia espressiva materialità della cosmogonia egiziana e fenici».