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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: Statuetta cibistica di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0127

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STATUETTA CUBISTICA DI TIIARROS

Nello scorso anno vennero estratte dalle tombe di Tharros
alcune statuette di terra cotta, che furono regalate al-
l' avv. G. Muscas, Sost. avv. dei poveri presso il Magi-
strato. Per la solita cortesia che lo distingue, non solo ci
permise di pubblicarle, ma le pose in nostre mani onde
a comodo ne potessimo prendere il disegno. Sciegliamo fra
queste una che ci è sembrata molto strana, ed allo stesso
tempo unica fra tante che sono state scoperte in detta
località, della quale mettevamo il disegno nella Tav. F.
numero 4 (r)-

Dessa rappresenta un cibislese o cibistetere (2), cioè un
giocolatore tanto comune neh" antichità da farne menzione
anche Omero (Iliad. XVI, v. ^50. Odiss. YV, v. 18). Con-
sisteva di far scherzi coi piedi in aria, appoggiando le
inani in terra, come sogliono fare molti ragazzi per tra-
stullo ai tempi nostri (3). Questo nostro giocoliere è nudo,
solamente un cintino gli cuopre i lombi, come sono ordi-
nariamente le antiche statue sarde. Spalanca la bocca, e
cava fuori la lingua come per far ridere gli spettatori.

Neil' antichità si costumavano simili giuochi cibistetici,
nei quali solevano eseguire coi piedi varii movimenti per
trattenere gli spettatori, servendosi dei piedi come se fos-
sero le mani, ed invece di queste i piedi per saltare, ballare

(1) Questa monca statuetta ora fa parte della nostra raccolta per generosità
del possessore che ringraziamo con tutto il cuore.

(2) Cybistesis cosi detto da xvBn testa, e araci stare, cioè stare colla
testa verso terni, e r iedi in aria. Danza appoggiando la testa e mani in terra,
e coi piedi in aria facendo dei moti ridevoli.

(5) Questo giuoco in sardo si chiama arenada, imitare l'albero del granalo.
In Logud. roda, e questo pare abbia somiglianza all'antico giuoco che imitava
la rota snixvrcov, di cui parla Senofonte (Symp. II sa) quando il buffone
Filippo esce in mezzo per far ridere la brigata, piegandosi indietro per imitare
le ruote.
 
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