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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

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Spano, Giovanni: [Terme antiche ed acque termali in Sardegna, 2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0087

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BULLETTIPiO ARCHEOLOGICO SARDO

N. 6. Anno V. Giugno 1859.

Continuazione dell'articolo precedente — Statuette egizie in avorio
■— Città antiche dell' isola e loro distruzione — Andrea Lusso,
Pittore sardo del secolo XVI, tela nella villa di Martis —- Ul-
time Scoperte — Iscrizioni latine.

CONTINUAZIONE DELL' ARTICOLO PRECEDENTE

Prima però di dare questo rapido cenno , è pregio del-
l' opera di premettere come erano edificate le terme nei
tempi antichi , numerandone le singole parti. Terme, 6epiJ.fi
(calore) si dicevano i luoghi che si riscaldavano non solo
con acqua, ma anche con vapori, ed in seguito questo nome
venne adottato per indicare alcuni luoghi dove si trovano
sorgenti di acque calde.

Le terme adunque non solo indicano le stufe, ed i bagni
di acqua calda , ma generalmente gli edifìzii ove si pren-
devano questi bagni , caldi o freddi. Questi, altri erano
pubblici, fabbricati dagli Imperatori, e poi gratuitamente
ceduti al popolo , ed altri privati che esistevano nelle par-
ticolari case o ville , dopo che il lusso dei Romani crebbe
a tal punto da meritare le satire degli scrittori. P. Vittore
in Roma ne contò 800 , e Plinio ( IV, 8 ) dice che erano
cresciuti all' infinito , dove i Principi avevano esaurito tutta
la loro magnificenza.

Questi edifìzii erano divisi in molte parti, e Vitruvio ce
ne porge una descrizione assai dettagliata. L' ipocaustum
 
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