DOI Artikel:
Spano, Giovanni: Andrea Lusso, pittore sardo del sec. XVI, tela nella villa di Martis
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0096
9°
La Sardegna ha avuto la sua scuola di pittura fino dal Se-
colo X , della quale i' anonimo postillatore della Cronaca di
Antonio di Tharros , edita dal Martini, ce ne ha conser-
vato i nomi (i). Noi coli' ajuto di quei cenni, e colle no-
tizie che ci abbiamo procurato nelle nostre diverse escur-
sioni neh" Isola, abbiamo potuto tracciare una breve storia
degli artisti sardi, che ci riserviamo in altro tempo di pub-
blicare. Per ora ci basti di parlare d' una delle opere del
Lusso, che sta nella Mila di Martis, capo scuola del secolo
XVIj appena nominato dal Valéry (2), lamentando d'essere
stato dimenticato dal Lanzi.
Nel dì ig dello scorso Maggio ci portammo, insieme col
nostro fratello G. Luigi, Rettore di Sagama, nella detta
Villa per osservare espressamente il dipinto di questo Lusso
che si conserva nell' aitar maggiore della chiesa parrocchiale,
sacra a S. Pantaleone. E largo da 3 metri sopra 4 di lun-
ghezza, attaccato ad una tavola. La pittura è ad olio che
rappresenta quel medico di Nicomedia nell'atto che guarisce
un paralitico. Le figure che 1' artista vi ha rappresentato
allo spettacolo di questa guarigione sono 33, tra tutte.
Il protagonista è diritto, vestito di tunica e di pallio alla
foggia degli Apostoli : colla man sinistra prende la destra
del giacente paralitico in atto di sollevarlo, e colla destra
accenna in alto, come per indicare alla presenza del tiranno
e dei falsi sacerdoti, che la virtù di guarire l'impetrava
da Dio. La turba che assiste è in diversi movimenti d'am-
mirazione, riguardando l'Imperatore Diocleziano che al di
sopra sta seduto in trono con corona in capo, con mae-
stosa barba, e vestito delle insegne regali alla spagnuola,
(1) Testo di due Codici Cartacei d'Arborea del sec. XV — Cagliari 1836
Timor*, pag. 28.
(2) Voyages en Corse et en Sardaigne. Paris 1834. « Tableau date de la belle
« epoque de 1Ì593, et da peintre sarde André Lusso, omis par Lanzi, et qui
u menterait d'ètre plus connu 11 (pag. so). Notiamo solo che per inavvertenza
questo quadro lo mette in Nulvi.
La Sardegna ha avuto la sua scuola di pittura fino dal Se-
colo X , della quale i' anonimo postillatore della Cronaca di
Antonio di Tharros , edita dal Martini, ce ne ha conser-
vato i nomi (i). Noi coli' ajuto di quei cenni, e colle no-
tizie che ci abbiamo procurato nelle nostre diverse escur-
sioni neh" Isola, abbiamo potuto tracciare una breve storia
degli artisti sardi, che ci riserviamo in altro tempo di pub-
blicare. Per ora ci basti di parlare d' una delle opere del
Lusso, che sta nella Mila di Martis, capo scuola del secolo
XVIj appena nominato dal Valéry (2), lamentando d'essere
stato dimenticato dal Lanzi.
Nel dì ig dello scorso Maggio ci portammo, insieme col
nostro fratello G. Luigi, Rettore di Sagama, nella detta
Villa per osservare espressamente il dipinto di questo Lusso
che si conserva nell' aitar maggiore della chiesa parrocchiale,
sacra a S. Pantaleone. E largo da 3 metri sopra 4 di lun-
ghezza, attaccato ad una tavola. La pittura è ad olio che
rappresenta quel medico di Nicomedia nell'atto che guarisce
un paralitico. Le figure che 1' artista vi ha rappresentato
allo spettacolo di questa guarigione sono 33, tra tutte.
Il protagonista è diritto, vestito di tunica e di pallio alla
foggia degli Apostoli : colla man sinistra prende la destra
del giacente paralitico in atto di sollevarlo, e colla destra
accenna in alto, come per indicare alla presenza del tiranno
e dei falsi sacerdoti, che la virtù di guarire l'impetrava
da Dio. La turba che assiste è in diversi movimenti d'am-
mirazione, riguardando l'Imperatore Diocleziano che al di
sopra sta seduto in trono con corona in capo, con mae-
stosa barba, e vestito delle insegne regali alla spagnuola,
(1) Testo di due Codici Cartacei d'Arborea del sec. XV — Cagliari 1836
Timor*, pag. 28.
(2) Voyages en Corse et en Sardaigne. Paris 1834. « Tableau date de la belle
« epoque de 1Ì593, et da peintre sarde André Lusso, omis par Lanzi, et qui
u menterait d'ètre plus connu 11 (pag. so). Notiamo solo che per inavvertenza
questo quadro lo mette in Nulvi.