Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 5.1859

DOI Artikel:
Spano, Giovanni: Appendice al Bullettino archeologico sardo anno V: sopra due sigilli sardi del medio evo
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.15996#0208

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ig6

ruderi dell' antico edifizio , con camere a volta solida attigue alla Chiesa,
le quali servono di dimora al custode, dello Eremilanu : ma non può ri-
levarsi la sua antica estensione e prosperità , come al contrario appa-
risce del monastero di Padulis.

Una notizia però scuopriamo da questa seconda parte del sigillo,
cioè che il monastero di Coros era dipendente da quello di Padulis, e sot-
toposto allo stesso abbate ; mentre vi erano altri monasterii dello stcs-
s' ordine nella diocesi di Bosa e di Castro, che sembrano fossero sotto
la direzione d' altro abbate : altrimenti sarebbe stata superflua questa
seconda parte del sigillo. Se non che io credo che questo di Coros sia
stato come un Romitorio, o un Ritiro di Monaci che si davano alla vita
contemplativa, mentre quelli di Padulis menavano vita operativa , come
si è detto del Romitorio di Santa Maria di Cea col Monastero di San
Michele di Ploaghe dei Vallombrosani (Rullet. arch. Sardo An. IV. p. 117).

Non mi rimane altro da osservare sopra questi due sigilli se non che
confermano 1' esistenza di quei benefici ordini che in Sardegna sparsero
il lume della civiltà in quei secoli di barbarie. Dai sigilli, che pur
sono piccole memorie si argomenta 1' esistenza di altri insiituii. Cosi
per es. nella villa di Samassi pare che vi esistesse un cenobio dei mo-
naci Lirinensi. mentre in una campana vi era impresso in tutta la di-
mensione il sigillo che ora esiste nel R. Museo, che rappresenta il
Santo Fondatore seduto con palma in mano, coli' iscrizione attorno SI-
GILLVM ARBATIAE SANCTI HONORATI INSYLE L1RINENSIS ; e così
potrei conghietturare d'altri. Ora dei tanti monasterii antichi sparsi in
tuta l'isola che onoravano la fede dei Padri nostri, non restarono che
la mole delle pietre che i Monaci non poterono seco trasportare. Tutto
scomparve con loro , le opere d' arti e dell' intelletto , anche i sacri
arredi ! E pure seguita sempre la smania di frugare questi siti per tro-
varvi tesori distruggendo , e facendo sparire le venerande rovine di tanti
edifizj che giacciono come scheletri della loro esistenza in questa terra ì

G. SPAINO
 
Annotationen