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Spano, Giovanni: Pitture antiche a fresco e storia artistica sarda, [2]
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secolo* Fece molte opere, ma (lue soli quadri esistono nel
suo luogo nativo, uno, che rappresenta la Vergine, nella
Chiesa parrocchiale, e 1' altro, la decollazione di S. Gio-
vannij nella chiesa rurale dello stesso nome. Egli aveva ap-
preso T arte colla sola forza del suo genio d' imita-
zione (1).
Nella metà di questo secolo visse il Cagliaritano pittore
Enrico Oraui del quale esiste nell' Archivio Regio un do-
cumento di una collaudazione , o estimo praticato nel 16
aprile 1648 per una sua opera eseguita nella volta della
sala del R. Consiglio (P. 1^ f. 196). In questo verbale vi
sono segnati quattro pittori che sono Pantaleone Calvo ,
Marco Antonio Calvo , Giovanni del Arca ed Alessandro
Predienti (2). I primi due erano fratelli, nativi di Genova,
ma gli ultimi erano Sardi, almeno il Del Arca che se-
gnasi in catalano. I fratelli Calvo dimorarono molto tempo
in Sardegna , dei quali sono rimaste tante delle loro opere
(V. Guida, pag. 268).
Nello scorcio di questo secolo visse una sarda pittrice
Francesca Cannas V^erdum , della quale esistono sei grandi
tele nella Chiesa di S. Bartolomeo. Hanno la data del
1690 , e se non sono lodevoli per il disegno, si ammira
il bell'impasto delle tinte; pare che avesse attinto alla
scuola dei Calvo, Tutti questi quadri li abbiamo descritti
nella nostra Guida. Abbiamo pure il nome di altra pittrice
Francesca Macini che ha lasciato due grandi suoi dipinti
nella sacristia di S. Francesco di Stampace. Questa però
sembra che sia vissuta nel tempo della scadenza, e pro-
babilmente era discepola dello Scaleta. (Continua)
G. Spano
(1) V. Tola, Dizionario biografico, ecc. ad voc. Mugano. Torino 1838.
(2) L'opera fu aggiudicata per 240 scudi, ma si diffalcarono L. iso por
aver parecido tassacion alta.
secolo* Fece molte opere, ma (lue soli quadri esistono nel
suo luogo nativo, uno, che rappresenta la Vergine, nella
Chiesa parrocchiale, e 1' altro, la decollazione di S. Gio-
vannij nella chiesa rurale dello stesso nome. Egli aveva ap-
preso T arte colla sola forza del suo genio d' imita-
zione (1).
Nella metà di questo secolo visse il Cagliaritano pittore
Enrico Oraui del quale esiste nell' Archivio Regio un do-
cumento di una collaudazione , o estimo praticato nel 16
aprile 1648 per una sua opera eseguita nella volta della
sala del R. Consiglio (P. 1^ f. 196). In questo verbale vi
sono segnati quattro pittori che sono Pantaleone Calvo ,
Marco Antonio Calvo , Giovanni del Arca ed Alessandro
Predienti (2). I primi due erano fratelli, nativi di Genova,
ma gli ultimi erano Sardi, almeno il Del Arca che se-
gnasi in catalano. I fratelli Calvo dimorarono molto tempo
in Sardegna , dei quali sono rimaste tante delle loro opere
(V. Guida, pag. 268).
Nello scorcio di questo secolo visse una sarda pittrice
Francesca Cannas V^erdum , della quale esistono sei grandi
tele nella Chiesa di S. Bartolomeo. Hanno la data del
1690 , e se non sono lodevoli per il disegno, si ammira
il bell'impasto delle tinte; pare che avesse attinto alla
scuola dei Calvo, Tutti questi quadri li abbiamo descritti
nella nostra Guida. Abbiamo pure il nome di altra pittrice
Francesca Macini che ha lasciato due grandi suoi dipinti
nella sacristia di S. Francesco di Stampace. Questa però
sembra che sia vissuta nel tempo della scadenza, e pro-
babilmente era discepola dello Scaleta. (Continua)
G. Spano
(1) V. Tola, Dizionario biografico, ecc. ad voc. Mugano. Torino 1838.
(2) L'opera fu aggiudicata per 240 scudi, ma si diffalcarono L. iso por
aver parecido tassacion alta.