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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 7.1861

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Spano, Giovanni: Pitture a fresco e storia artistica sarda, [3]
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Cavedoni, Celestino: Annotazioni all'anno VI di questo bullettino
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https://doi.org/10.11588/diglit.10806#0058

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55

o come anticamente dicevano botteghe ed officine, le arti
si erano ricoverate al più nei chiostri presso i Monaci , e
nelle Sacristie presso i Preti. Tutti sanno che le pub-
bliche esposizioni danno incoraggiamento, e fanno progre-
dire le arti. Un altro motivo per cui gì' ingegni sardi ,
che non mancarono mai , non abbiano fatto progresso,
e non siansi resi celebri in quest' arte , è quello del bi-
sogno, che, come dice spiritosamente il "Vasari, fa cattivi
pittori (i).. i?"'rl$8 i'«*Uiq: hb ^ atonsg ni omniheq 3g

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ANNOTAZIONI ALL' ANNO VI DI QUESTO BULLETTINO

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>q non iuj vu'L fmiM rwm t opdtsiè^.ai silo ido-jnT isb
Iscrizioni Greche. Le nuove epigrafi delle anse delle

diote Modi e di Tharros , benché d' altronde cognite (pag.
109, i5Q>)} pure tornano pregevoli di molto sì perchè con-
fermano vie "meglio il vasto commercio che se ne fece in
antico, e si perchè confortano la congettura che ciò av-
venisse a riguardo dei vini floclii usati,, a preferenza d'al-
tri, nelle sacre libazioni. Quella di Teodoro Q>. i c^'^nne

osservata in Alessandria d'Egitto dal eh. Stoddart (a. 251:

••Ti-T'- 'lLiW%"] 1*0 8 "ls 9L onooaissii
cf. Franz, Corp. Inscr, Gr. t. Ili, p. /X).

L' altre due incomplete (p. i56) possono supplirsi col
riscontro del catalogo del Franz (n. 284, 366) Eni xXvvoal
FATOY APTAMITIQY N«AEY2 Eni -a:7AXiA APTAMITIOY-

Nuovo panni il bollo rotondo col nome A0HI2 (p. i56),

l 1 <3 Kfr/bss we§ nd mn»s3 ib onjiainuM il (s)

ouusup bh citi ..Émjoaeniq Emi àteixini f>q cosi .d ib emffloz si tisi

(l) Eliano riferisce come a Tebe si condannava ad una multa pecuniaria
chi avesse dipinto un cattivo quadro. A proposito di questo ricordiamo driver
veduto un decreto di visita lasciato da un Arcivescovo d'.Oristano ai Pài'rochi
di sua Diocesi in questi termini, Qualunque Parroco si serva dell"1 opera di
M. N. C. per abbellire Santi, o per dipingerà quadri, la spesa, non gli sarà
abbuoiiata nei contii^ans shaìvoiq albn adaiJns awqo sflab anoiSfiViaanp^
.olnsffiiny/vcnq amt^a i&m oe^iq é h non ioq Engsb-ìsB b!
 
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