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ANTICHITÀ' CRISTIANE I>' ASSEMÌM
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fifl9ICI fijjffj 19283 13fl Ordtlnb ftf 9'I9l)G3 óncf non fijirloil
Molte volte abbiamo parlato in questo Bullettino delle
iscrizioni romane, e degli oggetti antichi che con frequenza
si scoprono in questo villaggio ( Bullet. an. K , p. g6. V ,
p. g5 ). Da tutto ciò si chiarisce che ivi era un oppido
romano in cui passava la strada militare eli e conduce va
a Sulcis (Bull. cit. an. I, p. 96), mettendo in comuni-
cazione gli altri oppidi mediterranei. Crediamo anzi che
ivi fosse un centro di popolazione fin dal tempo cartagi-
nese , rilevandosi ciò non tanto dalle molle monete puni-
che che vi si trovano , quanto dal suono che ha conser-
vato il nome dello stesso villaggio , che ha veramente una
impronta orientale o punica (1).
E non solo questo oppido fu abitato nel tempo romano,
ma seguitò ad esserlo nei secoli di mezzo , senza venir
mai meno , per la ragione che di questi tempi si trovano
monumenti cristiani di qualche riguardo, che ci hanno
dato occasione di consacrare quest' articolo, affinchè siano
conosciuti da tutti , venendo così ad accrescersi le patrie
glorie che onorano la memoria degli avi nostri.
Chiesa Parrocchiale. La parrocchia è intitolata a S.
Pietro , principe degli Apostoli, è d' una navata con sette
cappelle : il tutto è a tavole, ed ha un aspetto antico nelle
arcate gotiche delle cappelle , sebbene , a dir la verità, sia
troppo spogliata , non ostante i pingui Prebendati che
.(e) bohèM
HJLklò .d
(l) Àscemen, da scemen {oleum, pinguedo). Ha pure una comunanza con
Esmun , P Esculapio Fenicio , fu re così appellato da qualr.hu 8ac*-uio ivi a lui
consacrato. Che al tempo romano fosse abitata, oltre ' le iscrizioni , ima certa
Jrdzna, serva del proconsole e procuratore M. Ticino sotto Diocleziano, era
d' Assernini, alla quale il poela e Liberto Circerio pose una iaaoéofiil [>«r li*
aire il dolore del suo padrone (Nuovi Codici d' Arborea, p 815). <n&h
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si scoprono in questo villaggio ( Bullet. an. K , p. g6. V ,
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romano in cui passava la strada militare eli e conduce va
a Sulcis (Bull. cit. an. I, p. 96), mettendo in comuni-
cazione gli altri oppidi mediterranei. Crediamo anzi che
ivi fosse un centro di popolazione fin dal tempo cartagi-
nese , rilevandosi ciò non tanto dalle molle monete puni-
che che vi si trovano , quanto dal suono che ha conser-
vato il nome dello stesso villaggio , che ha veramente una
impronta orientale o punica (1).
E non solo questo oppido fu abitato nel tempo romano,
ma seguitò ad esserlo nei secoli di mezzo , senza venir
mai meno , per la ragione che di questi tempi si trovano
monumenti cristiani di qualche riguardo, che ci hanno
dato occasione di consacrare quest' articolo, affinchè siano
conosciuti da tutti , venendo così ad accrescersi le patrie
glorie che onorano la memoria degli avi nostri.
Chiesa Parrocchiale. La parrocchia è intitolata a S.
Pietro , principe degli Apostoli, è d' una navata con sette
cappelle : il tutto è a tavole, ed ha un aspetto antico nelle
arcate gotiche delle cappelle , sebbene , a dir la verità, sia
troppo spogliata , non ostante i pingui Prebendati che
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Esmun , P Esculapio Fenicio , fu re così appellato da qualr.hu 8ac*-uio ivi a lui
consacrato. Che al tempo romano fosse abitata, oltre ' le iscrizioni , ima certa
Jrdzna, serva del proconsole e procuratore M. Ticino sotto Diocleziano, era
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