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steva il tempio e culto di Diana Tifatala, è ri
stessa frase nel seguente modo:
h sifo allsnp Mml mm^Wmmm^ .otto* i.b oub
Blfon «le èilo c A PORTA VOLTVRN
;j 3fl9Ì AI) . VIGVM . VSQ . SVA
9T PEC . SILICE . STRAVER
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onobsr'ia i.V eaisr filblS .oiidQj'foq fifonfilid bhjj BxnnJ?o*
Si rileva da questa epigrafe che la strada si chiamava
Via Dianae che prendeva principio dalla porta Yo! lumen se,
e si estendeva ad vicum usque, cioè al vicus della Diana
Tifatina, dove forse esisteva l'iscrizione e la statua eretta
al Duumviro di Capua per decreto dei Decurioni. Questa
circostanza, e 1' essersi trovata 1' iscrizione sarda dentro la
stessa città di Neapolis, pare che assegni al finimento delia^d
strada dove si era collocata 1' iscrizione, e quindi non fu'p
mal fondato il sospetto del su il oda lo Della Marmava, che
alla monca voce ELLVM sostituiva .WELEYM per de.
notare il Sardo Patoris Fanum , o qualche sacro adito
molto frequentato dai vicini popoli: ne perciò senza ra-
gione il fiume che sboccava nel porto era detto Sacer.
raJan'IU F,ig§oqqe h vrteìnra fitta) 9 fMÌmIiiì ^^SfiSSo*"1*89?
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„op h 9tb s^lfW^Wmmy é ho .oJirut cilora è
Oltre f insigne monumento di bronzo annunziato in
• ir ; I f A
questo numero (pag. nel villaggio di Tortoli si è fatta
la scoperta di una bilancia di bronzo. Nella vigna del
Cav. Don Giovanni Cardia , sita nella regione detta
Pisana, nell' atto che si lavorava per piantarvi un orto, vi
scopersero molte fondamenta di case da cui estrassero al-
cuni vasi romani di forma bislunga , ed altri rottami di
stoviglie. In mezzo a questi trovarono una bilancia molto
singolare, perchè oltre il piatto eh' era sostenuto da quattro
steva il tempio e culto di Diana Tifatala, è ri
stessa frase nel seguente modo:
h sifo allsnp Mml mm^Wmmm^ .otto* i.b oub
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9T PEC . SILICE . STRAVER
ni U .ooeib Ise%,oc^e^ocpi¥S srb t efebe ««a
onobsr'ia i.V eaisr filblS .oiidQj'foq fifonfilid bhjj BxnnJ?o*
Si rileva da questa epigrafe che la strada si chiamava
Via Dianae che prendeva principio dalla porta Yo! lumen se,
e si estendeva ad vicum usque, cioè al vicus della Diana
Tifatina, dove forse esisteva l'iscrizione e la statua eretta
al Duumviro di Capua per decreto dei Decurioni. Questa
circostanza, e 1' essersi trovata 1' iscrizione sarda dentro la
stessa città di Neapolis, pare che assegni al finimento delia^d
strada dove si era collocata 1' iscrizione, e quindi non fu'p
mal fondato il sospetto del su il oda lo Della Marmava, che
alla monca voce ELLVM sostituiva .WELEYM per de.
notare il Sardo Patoris Fanum , o qualche sacro adito
molto frequentato dai vicini popoli: ne perciò senza ra-
gione il fiume che sboccava nel porto era detto Sacer.
raJan'IU F,ig§oqqe h vrteìnra fitta) 9 fMÌmIiiì ^^SfiSSo*"1*89?
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Oltre f insigne monumento di bronzo annunziato in
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questo numero (pag. nel villaggio di Tortoli si è fatta
la scoperta di una bilancia di bronzo. Nella vigna del
Cav. Don Giovanni Cardia , sita nella regione detta
Pisana, nell' atto che si lavorava per piantarvi un orto, vi
scopersero molte fondamenta di case da cui estrassero al-
cuni vasi romani di forma bislunga , ed altri rottami di
stoviglie. In mezzo a questi trovarono una bilancia molto
singolare, perchè oltre il piatto eh' era sostenuto da quattro