%
A I LETTORI.
I Destpetrìo Lettìno Pceta fi burla Hcratìo 3
chiamato da lm Simio f>er che altro che Catttl
lo recìtar m fàpea. Martiale fi rìde di Fiden^
tìno ch'era fottìl Ladro deverfi fuoi. Bartolo
Gìurìfconfulto ,fù fcouerto che l'inuentioni
attruisi attribuiua3 & inparticolare i dogmt
di Nicoto de'Maturelh da Modena,come neliafiua vita recita Fi»
cardo ; e Baldo chiama Ladro Gio: Andreaàa Bologna 3 rarifei-
mo Canomfla> per chetacendo il nome dell'Autore, pattnbuiua
i Confegh dtoldrado. Epur Lonardo Aretino hauea dedicato a
Giuliano Cefarini Cardinale cheprefso a Varnamor) vccifo da
Amurate 3 l'hifioria de Gotifcritta da Procopio 3 dicendo ch'era
siata da lui tradotta 3 macome narra ìl Giouìo f ù fcouerto da
Crtssoforo Perfiona Romano. Epotrei nomtnar molti de' tempì
noftrì che con l'altrui fatiche ripessate ai meglio chefipuo com-
pongono i iibricNon vorrei che w quefioSecondo Libro ame rìn*-
faccìato fuflse i'iftefio. Hofeguìto lafcorta di Vaieriano 3 & cbli
gato ghfiono che deliafatica mt ha fcemato gran parte• Ma non
vogiioper cto negare 3 che con le nuoue fatiche sto accrefduto ie
fue. Eprima 3 queicsto dilui tradotto 3 efsendo egh fcabro $
darag> Actnde rfioro agh huomìni intendenti 3 ó* a quet che vo-
glìono fcmpiicemente de’lerogitfcifierutrfi. Secondo 3 dcil’oc-
colte cofe Sacre ( citre alla gtuntadelle cofe Naturali )fivedra
copiofo ii nurnero3 e molto vtili a quei che Predtcano> i'eftofitìo-
m. Ter^o 3 che non farebbe ìl Iercglsico ccfiajfoluto a tuttt cosi
A4 '2 COgmtQ
A I LETTORI.
I Destpetrìo Lettìno Pceta fi burla Hcratìo 3
chiamato da lm Simio f>er che altro che Catttl
lo recìtar m fàpea. Martiale fi rìde di Fiden^
tìno ch'era fottìl Ladro deverfi fuoi. Bartolo
Gìurìfconfulto ,fù fcouerto che l'inuentioni
attruisi attribuiua3 & inparticolare i dogmt
di Nicoto de'Maturelh da Modena,come neliafiua vita recita Fi»
cardo ; e Baldo chiama Ladro Gio: Andreaàa Bologna 3 rarifei-
mo Canomfla> per chetacendo il nome dell'Autore, pattnbuiua
i Confegh dtoldrado. Epur Lonardo Aretino hauea dedicato a
Giuliano Cefarini Cardinale cheprefso a Varnamor) vccifo da
Amurate 3 l'hifioria de Gotifcritta da Procopio 3 dicendo ch'era
siata da lui tradotta 3 macome narra ìl Giouìo f ù fcouerto da
Crtssoforo Perfiona Romano. Epotrei nomtnar molti de' tempì
noftrì che con l'altrui fatiche ripessate ai meglio chefipuo com-
pongono i iibricNon vorrei che w quefioSecondo Libro ame rìn*-
faccìato fuflse i'iftefio. Hofeguìto lafcorta di Vaieriano 3 & cbli
gato ghfiono che deliafatica mt ha fcemato gran parte• Ma non
vogiioper cto negare 3 che con le nuoue fatiche sto accrefduto ie
fue. Eprima 3 queicsto dilui tradotto 3 efsendo egh fcabro $
darag> Actnde rfioro agh huomìni intendenti 3 ó* a quet che vo-
glìono fcmpiicemente de’lerogitfcifierutrfi. Secondo 3 dcil’oc-
colte cofe Sacre ( citre alla gtuntadelle cofe Naturali )fivedra
copiofo ii nurnero3 e molto vtili a quei che Predtcano> i'eftofitìo-
m. Ter^o 3 che non farebbe ìl Iercglsico ccfiajfoluto a tuttt cosi
A4 '2 COgmtQ