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L I B R O SECONDO,
che per dar rob’oa a i figli,no cura d’ogni suo danno, pingeano
il Coruo,il qual non potédo nutrir i figli,dice Eliano che loro
dà se stessb in cibo. Chi volesse moftrar mutatione del fuo fta-
to, di cui fusse prima presago, potrà pingere il Coruo,
—=» mutant cum tempeslatibus vnà
Rauci sonos cantus Cornicum secla vetusìa,
Coruorumq.greges ,vbi aquam dicuntur <C? imbres
Toscere, è? interdum ventos aurafq. vocare ,
hà detto Lucretio. Dal Prouerbio, Kópa^ vS'peoa, Coruus aquat,
nacque il {ìgnifìcato di quei che con nuoua arte tétano di far
alcuna cosa; forse dall’Apologo di quel Coruo c’hauendo sete,
con le pietre fè ascender l’acqua dal fondo del Vaso, che l’ho
voluta per proprialmpresa mia,col motto, j TSfG E Esl O E X-
TEBjt^AE^j hauendo con nuoue artida accapar, quel che
ordinariamente non potrei.
DEL PELICANO. Cap. LVIIL
L Pelicano detto Platea da Plinio, Pla-
talea da Cieerone, aa gli Hebrei Kaat, Pe-
leca da alcuni, stgnifica la solitudine di cui
principalmente quest’Vccello si deletta, co»
me scriue Eucherio, affermando ch’vn’altra
qualità di Pelicani nel Nilo, e ne’luoghi pa-
dulosi conuersano co i Cigni, che forsisono
detti Onocrotali. E di questa Impresa si seruirà colui a chi
nella
sciar come»
di i figli n©
cura il suo
danno.
Mutatione
distato.
Impresa dl
quei che té
tano i nego
tij con nuo®
ue 2ttu
Solitudiie,
Impresa
j>er signifi-
L I B R O SECONDO,
che per dar rob’oa a i figli,no cura d’ogni suo danno, pingeano
il Coruo,il qual non potédo nutrir i figli,dice Eliano che loro
dà se stessb in cibo. Chi volesse moftrar mutatione del fuo fta-
to, di cui fusse prima presago, potrà pingere il Coruo,
—=» mutant cum tempeslatibus vnà
Rauci sonos cantus Cornicum secla vetusìa,
Coruorumq.greges ,vbi aquam dicuntur <C? imbres
Toscere, è? interdum ventos aurafq. vocare ,
hà detto Lucretio. Dal Prouerbio, Kópa^ vS'peoa, Coruus aquat,
nacque il {ìgnifìcato di quei che con nuoua arte tétano di far
alcuna cosa; forse dall’Apologo di quel Coruo c’hauendo sete,
con le pietre fè ascender l’acqua dal fondo del Vaso, che l’ho
voluta per proprialmpresa mia,col motto, j TSfG E Esl O E X-
TEBjt^AE^j hauendo con nuoue artida accapar, quel che
ordinariamente non potrei.
DEL PELICANO. Cap. LVIIL
L Pelicano detto Platea da Plinio, Pla-
talea da Cieerone, aa gli Hebrei Kaat, Pe-
leca da alcuni, stgnifica la solitudine di cui
principalmente quest’Vccello si deletta, co»
me scriue Eucherio, affermando ch’vn’altra
qualità di Pelicani nel Nilo, e ne’luoghi pa-
dulosi conuersano co i Cigni, che forsisono
detti Onocrotali. E di questa Impresa si seruirà colui a chi
nella
sciar come»
di i figli n©
cura il suo
danno.
Mutatione
distato.
Impresa dl
quei che té
tano i nego
tij con nuo®
ue 2ttu
Solitudiie,
Impresa
j>er signifi-