Capaccio, Giulio Cesare: Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga ([Napoli], 1592) [Cicognara, 1871]

L I B R O 5ECONDO, jij

DELLA QVERCIA. Cap. LXX.

M p R e s a di vn c’hà sa!aato i Cittadini, è la ^

Corona di Quercia, per che fù Ia prima pià- “t lQ vn
ta che nudrisie i popoli, e delle ghiàde nell’- taiino.
età d’oro, solaméte fì fà mentione. E di que-
ste, varie inscrittioni st leggono nell’anti-
che Medaglie. Hecate coronata di Quercia,
era Amuleto che st portaua contra le fasci- Anvaleto;
nationi. Signifìcòla Virtù , nelia Clauad’Hercole ; epertal
fignificato fù posta nellaMedaglia di Gordiano Pio, conl’In- Virtu •
fcrittione, VIRsTVS >AVGVSTI. La Fortezza, che di là Fottezza.
fan deriuare la voce, Robur. La diuturnità, per ciò detta, An- D iucuruitX
osa. Per Impresa che stgnincaise Fermezza d’Imperio, pinse- d’imperis
ro lo Scettro da vn tronco di Quercia, con alcune frondi neila
cima , come in vna Colonna d’Alabaftro st vede in Viterbo.
Etaggiunge Plutarco, che tante frondi si poneuano , quante
Prouintie hauean soggette. Delia Ferocità deli’animo era le-
rogiiftco quest'Arbore , per che i Poeti han detto che gli huo-
mini Agresti sian nati daiRouore. Eperl’inimicitia grande
c’hà con i’Oliua, volendo signiftcar l’Ira placata, pingeano vn
ramo di Quercia, implicato con vno d’OIiua. Volendo signi- ta. P ^
cafir vn huomo c’hè stato di gran fattione, ma hora solamen- Impresa
te dura il nome, come descritto Pompeo da Lucano, d huomo d?.

- jìatmagninomìnisvmbra, ma^hora

•sarebbe Impresa bellissima la Quercia,che ne gli antichi tem- sokmeate
pi hà nudrito gli huomini, hor nó loro gioua eccetto che con nominac«0
l’Ombra, e potrebbe significar huomo ch’è statoricco, & hor
solamente viue.

Glande aluit vetercs ,sola nunc proijcit Vmbra.

Qujndi presemateriaquel Valent’huomo di far comparatio-
tie trà la Quercia, e l’antica Legge,

Grande patres aluit Quercus ,sagusj. vetusìos ,

Sed modo non cibus e/ì, prosicit vmbra tamen«

Glandibus antiquistantumsuit vfavetuHas,

Frugibus inuentis vtimur, at quid id est ?

Tradidit in sacro qucecunque volumine Moses,

Xii

Glans