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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

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https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0253

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LIBRO SBCONDO. 117

presio cinto d’Hedera, co! motto , FLysERjZT I'b{EX rPLE~

T VM. Nella Scrittura ii rà mentione dell’Hedera di Giona . inlo. 4.

E diceGeronimo, che l’ascenderedi quella sopra il capodel
Pro.feta, signisicaua l’ascéder che douea sare la Legge e’1 Tem- Hedera
pio sopra l’Israele . Ma pur è vero , che’l nome qiqaion , che i ^ signifi-
L x x. hanno interpetrato,Ctìcurbita ; Simmaco,Teodotione, gcatj. ‘
&Aquila, Hedra; è quella pianta che a modo di Arboscello
cresce, che nel suo piede si sostiene , con le frondi a modo di
Pampini, moito Ombrosi, che nell’arena nasce, e particolar-
mente in Palefiina, detta dagli Arabi Keroa , oKerua, eda’

Greci xtKÌs, da Latini, Vjcinum, o Croton ; da Semplicisti Cher-
uamaggiore, o Catapucia maggiore , chegli Spagnoli chia-
manoFigueradeli’insierno, come accenna Paolo de Palazzo
in Giona.Ma granSimbolo fù ella della Misericordia d’Iddio,
per ciò che secca per il Verme , fèdoIerGiona, eglidisseld-
dio , Tu dolesfuper hederam Cjc. Et ego nonparcam Ciuitatì magna ?

Quasi volendo dir, Tu hai compassione d'vna picciolapianta,

Et io non sarò misericordioso sòpra Città così numerosa? E
l’istesfo fà che l’Hedera sia leroglifico , della celeste reuelatio- Celefie re-
ne che infonde a i Predicatori ; il Vermiciuolo, queila negli- ue^ aI:ione“
genza, o quell’ambiticne per cui si perde il gusto fpirituale . . -

Ma vedi il Simbolo della diuina Volontà nelsHedera che na- ìontà/'
sce , e muore ;per che al suo Voiere, &allapatenzasuanon è
cosa che possa resistere.

DELL’AMENDOLA. Cap. LXXIII.

Ella Speranza,e della Fertilità fu lerogìi- Speranza,*
fico l’Amendola, per che prima di tutti gli Ferciiità.
altri Arbori vestita di Fiori,non salo mostra
la speranza della sua > ma della fertilità dell’
altre biade. Per ciò Virgilio col suoprono-
stico, dice che vedendo tanti fiòri

- pariterfrumentafequuntur>

Magnaq. cum magno veniet trìturà calore„

E se bene ffi Siinbolo della Giouentuper qtièsta speranza, fu Giouentù,
anco Icroglisicoddla Vecchiaia per la bianchezza , comeiì

legge
 
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