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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

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https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0289

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LIBRO SECONDO,

HS

DELLA MANO. Cap. X C.

L prìmo Xeroglifìco dclla mano appressbgli
Egittij fi'i per signisicarl’operatione ; anzi
per questa operatione per significar vn’huo-
mo dedito alla fabrica, pingeano la Mano i
lascio gli artificij dell’altre cosie, esprimen-
do ella con l’arti l’imagini delle cose che nel-
l’animo si concepono, che forse quà hebbe
risguardo Pindaro,

~ r, ' ' T s

' *5“ VTtp 170Y .

bcnche gli Interpetriper lamano intendatio l’opera, e per il
cuore l’audacia. Quest’attione fù dimostrata da Dio , per au-
torità di Filone , quando comandò a Mosè, che con la mano
prendesse la coda del Serpente . Per ciò che i piaceri, signifi-
cati nel Serpente, rastrenati ester non ponno, lè non hauremo
le manijdòè i sinccri aftètti dell’animo, come ministri di ogni

Operitio-

ne.

Fabricat

buona operatione , prontissime ad ogni ministeriodi pietà;

& in questa maniera il Serpente diuenta Verga, ciò è discipli-

naper laVerga significata nel Caduceo, onde l’astòluta co-

gnitione dellaveritàsi conseguisce. E quando di Iasciar le

mani si ragiona, dice Eutimio, che s’intendono l’operationi,

la cui purità mostrano l’innocenza. Per ciò che quando dimo- Innocenza.

strar voleano che di alcuna sceleragine non eran colpeuoli, in

presenza di molti filauauan lemani. Per questo nelDeutero- Cap. zr.

nomio, ritrouato vn Cadauero vcciso,ne sapendosi l’autore ,

i Seniori in vna deserta Valle sacrisicauano vna Vitella, sopra

cui si lauauan le mani, per l’estirpatione della Città, e del po-

polo. Cosi dicea Dauid che circondarebbe l’altare del Signo-

re per lauarsi le mani, con gli Innocenti. Cosi Pilato per se-

gno dell’Innocenza diCRisTo, si lauò le mani publicamen- Doralnio,

te. Eperche l’operatione della mano adorna tutto ilcorpo ,

che’l veste , che’l protegge, che’l difcnde ;per significar vn do-

nio di qualsiuoglia mole, pingcano Ia mano . E di quà nasce

che della prontezza d’Iddiò i Teologi han satto Ieroglifico la

mano, Sicut lutum in manu siguli, sicvos inmanu meadomus ifr.ael,

in Geremia, <£r Exaltetur manus tua in Dauide. La mano da tutti

O o o veduta
 
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