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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

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https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0273

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LIRBO SECONDO.

*37

fronde,perchcsignificadouilaLingua, e’ICuore, voleandir Tmprera a
chenondouemoaltrohauernelcuore , altronella lingua . E
fù Impresa fiatta a qnesto proposito^, con queste parole, Vo4E er

DVTLICI C 0 B^D E. Per vna grade occisione di molte per- OcciJione
sone, pingeano la Noce del Persico, che spogliata dalla carne, di m©ite
fàprospettiua dimolte puntediDardi . Altri attribuiscòno
il significato all’Animo, da varij pensieri trafitto. Quarido si * "o™ p*®
manda il Persico da donna ad huomo, o da huomo a donna, si- feri.

c'nc sìgnifi-

chi.

gnifica che si lasci la proteruia dell’Amore, perchealsinsi Persico qu£
muore, come tosto simatura, esi marcisce il Persico . Ecosi dosi mada,
altamente disse Filodemo, o Platone Epigrammatarios.

Miìhov ìycò, Qaay.ì oihov aì'Ttz y atà.'&'TtveutToV
SavSÌirorH , K&ya vju au sXetpcuvé^d,.

‘Pomum cgo , quique tìbi me dat, te deperit, audin
Flauia, marcefcam nempe ego tuq. etiam.

DEL GRANATO. Cap. LXXXV.

O n molti Ieroglifici è stata dipinta l’Amici- Amidtla.
tia, come nella Palma con la sua femina,nell’

Hedera conla Vite ; maconpiù vigore col Amìcitia
Granato e col Mirto, si dimostra. Onde Fio- dd Mirto,
rentino, e Didimo nelFAgricoltura han det- Gra"
to chepresfo al GranatodeueilMirtopian-
tarsi, acciò chesia fruttifero. Eperdimo-
strar l’amore , dice Democrito, che ancor che siano vn poco
lontane,vannoad abbracciarsi conleradici. Ma gli Egittij sìm0laCro
per porre in opra questo Simolacro d’Amicitia, pingeano vna di amicitia.
Coronadi Mirto, ornata di Pomi Granati ; nella Coronail
mutuo ligame, e ne’pomi i frutti dell’Amicitia rappresentan-
do. E quando si volesse far Impresa per significar vn’huomo Tmpresa
c’hàmutatoNatura, & hà saputo i suoi vitij emendare, qual
corpo sarebbe più a proposito, che’l Granato nella cui fissùra datoTvkij*
sia vn Cogno di lano? Per cne da Basilio s’impara c’ pe in que- cognodi Pi
fìa maniera il Granato austero , diuiene dolce, anzi riprende no ^ dolce
con questa occasione l’huomo , che non sà ritrouar rimedio al ^ n ;ranato
suo vitio, ritrouandolo le piante j quasi che, ro*

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