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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0271

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L I B R O SECONDO. 136

Sicsatuorum opibits Varasìtl, <kr Scorta fruuntur,

Et nuUdìuHos vtìlitciteinuant,

Parlando di quesFArbore l’Alciato nell’ Emblema 73. E può
signifìcar alcuna volta, che col tempoponnò Eingiurie vendir
carsi, ancor che s’habbia da far con huomo grade,come la for-
mò ii Tegio , col motto, DVBJ.SSIMM S C17JD1T.

Impresa
a sìgmficar
che’l tempo
può far ven
«ietta deli’-
ingiurie.

DEL M E L O. Cap. LXXXIII.

V' EempreSimbolo d’Amore il Melo , e nel Amore,
giocar co i Meli han dimostrato il diletto di
quello. Onde

Malo, me Galateapetit -

£t Acontio col Melo acquista Cidippe; e Vc-
nere Eappresenta ad Hippomene, acciò che
plachi Atalanta . Ma diceano che’l Melo si
prendea dalla Corona di Bacco,

H&Kd [Àv \v Y.ÓK’TTOldt S'IOVVJOIQ QUKeLasaV.

Mala finu condens Baccbi de tempore fumpta,
dice Teocrito , per che con Eincitamento deil’AHegrezza, sì
prorompe a gli amori. e Catullo anco alludendo a questo,

Et misfum fponsi surtiuo rnunere malum.

Ma tutto ciò gli attribuiuano per cagion del vario colore mi- Variocolor
sto col rosto, per che Melo.

- tinssus violapallor amantium,

E Catullo chiamò vn giouanc , piu pallido d’vna Statua indo-

rata. E come il Melotantopiù è rossò, quanto è al Sole espo-

sto, come gli altri Pomi ; così si vergognano quei che fan pro- imprcsa

fessione d’innamorati, quando la lor ribalderia si scuopre. Amor pro-

Anzi iiMelocadutodall’Arbore,eraIeroglifico dell’amor pro f ano*

fano , il quale non è altro , come dicono i Platonici, che Cafus

ab ^smore, nonestendoin questonome altro che bontà. Due . s

che giocano col Melo, sono Ieroglifico di scambieuole amore. bieuole. 03™

E non partendosi da questo significato i Sicionij, ersero la Sta-

tua a Venere con vn Melo in vna mano,e col Papauero nelTal-

tra ; col Melo intendendo l’Amore, e col Papauero il vigor del Eresente $

seme. £ per ciò in vn Presente che nelle Nozze del Duca di Bfezze*

Mon-

v
 
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