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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

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https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0148

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D E L L E I M P R E S E

DEL.LA PECOR A E DELL’ARIETE.
Dei Ierodifìciehe la Pecora e l’Ariete ciscuo-

prono.

Cap. XXX.

Steltitìa.
Ptoueroio.

'Pecora sim
bolo di Giu
nio Bruto.

Fabio Mas-
simo chia-
inato peco-

ra.

Abódanza
del vitto.

Pecùnia.
Pecore han
la lana d’.
©ro, che si-
rnifica.
3Pomi d’oro
d’Hercole.

òfielicitd.
Pecora inso
ilito colore.

Ignificavano perilSimolacrodeHàPè
cora, laStoltitia , onde nacqne apprcsfoi
Greciil Prouerbio vpo(ìa'TÌov (Uov, Farvita
di Pecora. Della dapocaggine e stolidezza,
è già volgato quell’altrOj^o^ctTa^ Dcc; &Ari
stofane nella Comedia detta Vespe, per mo
strar questa Stolidezza , dice che le Pecorc
sedeano nel Concilio , Ét Accio Poeta finge che in sonno vna
Pecora si muoua contra Tarquinio, ma che a modc di Arietc
mandaua il Re per terra, vrtandolo . II che significaua Bruto
ÌI quale era stimato come PecoradaTarquinio , hauendogli
dato .il nome da queH’eftetto ch’egli simolaua, per ehe in vero
hauea vn petto colmo di Sapienza. Fabio Massimo per chepa-
rea d’ingegno ottuso neH’adolescenza, & amauala taciturni-
ta , fu da i domeftici chiamato Ouicula, La copia e l’abondan-
za delle cose appartenenti aì vitto , era per questo animal di-
notata, per che mfo^arovs’interpetra, quasi, Tpó@a?i;y che signi-
fica quel commodo delvitto. Gli Antichi l’hebberoin tanto
honore, chedalla Pecora solagiudicauano che nafcesierole
ricchezze j e i Giurisconsulti indi deriuano quelle voci, Tecu-
nia, Teculium ; e per ciò finsero vn tempo che le Pecore hauea-
nola Lana d’oro .Di quà nasce anco, che non hauendoporta-
todalla vittoria d’Africa Hercole altro che Pecore, dissero
c’hauea portato i Pomi d’oro, per che ^hov sigmsica la Pecora
e’1 Pomo . Benche nell’antiche Statue d Hercole di bronzoj
quei tre pomi sono Cotogni che nascono ne gh horti dell’ He-
speridi, oue altri dicono che piante nascer non ponno che O-
leastri. Ne 1 misterij Toscani ritrouasi che dalla Pecora si co-
nosce Ja felicità, maisime s’ella sarà d’insolito colore.Et a que
sto mi par che alludesse Yirgilio, dicendo

ìpfe fed in sratis yLnes iamsuaUe rubenti
. r :'T Murice3
 
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