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Capaccio, Giulio Cesare
Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga — [Napoli], 1592 [Cicognara, 1871]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.31702#0202

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Impresa a
fìgnificar
poltroni.
Impresa di
Salute.

Tartari a-
dorano il
Bufo.

Infclicità.

DELLE IMPRESE

materia di accostarci al vero vocabolo Greco, @oC$o<, come si
ritroua appresso Simeone Seti, ancor che ii @ovTra?j( d’Essopo,
e 1 @va.s d Aristotele , vogliono che fia l’istessb. Questi, ancor
c habbiainfelici Epiteti, Funebre, Stigio,Infando,onde Oui>
dio, Foedaq. fit volucris, venturi nuntia luftus

Ignauus Bubo, dirum mortalibus omen,

E per questo può ester Impresa per significar poltroni, perchc,
Vixq. mouet natasper inertia brachiapennas ;
potraseruir per Impresa, di Salute, dall’historiadi Cagio Can
Jmperadore de’ Tartari, che nascosto trà gli arbusti,ou’era vn
Bufo,e non persiuadendosigliinimiciche potea starvn’huo-
mo dou’era i’Vccello , sipartirono, & egli fusaluo. Eti Tar-
tari, corne felice animalel’adorano, e lepenne quasicagione
di prosperità portano nel Capo, come racconta Haitono nel
libro de’Tartari.

DELLA CORNACCHIA. Cap. L.

E B E N dall’vna parte la Cornacchia è Vc-
cello infelice , cheper questo , Virgilio la
chiamò Sinistra,l’AlciatoImproba, e gliaW
tri Inauspicata, intendendosi per quella gli
huomini di mala vita, da i quali cauar non<d
può cosa alcuna di commodo, ne di fauore
—- quos deuorat Improba Cornix,

Qui nihil human& commoditatis babent ;

pur
 
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