Capaccio, Giulio Cesare: Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 2): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Secondo. Ove Mentre Delle Molte Qvalità Di Ieroglifici Si Tratta, E Dell'Imprese che da quegli nascono si ragiona Niente Si Lascia Che A Qvesta secretissima materia conuenga ([Napoli], 1592) [Cicognara, 1871]

LIBRO SECONDO,

24

Quanti significati tiene il Cauallo nelle Sacre
letrere, Cap, X I.

V a n d o Abacuc dice, Quia afcedessuper equos
tuos, i Teologi vogliono che iìastato predet-
to de gli Apostoli per la velocità della repé-
tina salute c’haurebbero con miracoli,e con
predicationi a tutti i fedeli apportato.E qua
do Eliseo per gli aperti occhi del paggio ve-
de il monte pieno di Caualli, intende Ori-
gene l’anime che di santa vita riceuonoil freno ; e coruando il
dorso riceuono per Caualiero il Verbo di D i o, corrédo, fer-
mando, combattendo al cenno & all’imperio di lui. Per que-
slo dice Eucherio, che’l Cauallo si prende per il Sant’ huomo .
Mosèprendeil Cauallo per vn’empito immoderato, esenza
ragione ; e cosi interpreta Filone in quel luogo del Deutero-
„ nomio al 17. Qmque'Rex suerit conjìitutus ,nonmultiplicabit fibi
5, equos, nec reducetpopulum in ^Aegyptum equitatus numero subleua-
tus, per ciò che , chi tali cose concepe nella mente, è simile a
quel Cauallo sfrenato , di cui si dice il Prouerbio, Secede equi-
nisapedibus procul, daquel Cauallo che sempre insulta nelle
spiagge d’Egitto, cioè de’piaceri carnali. Quindi è che inter-
pretando Clemente Aleisandrino, quelle parole dell’Esodo,
„ Equum iQ ascenforem deiecit in mare,intende vn moltiplice e be~
slial vitiotrattodall’appetito, che con l’Aurigaera buttato
in mare , ciò è ne’tumulti, e nelle perturbationi del mondo.
EcitaPlatone nel libro dell’Anima, acuipiace chela parte
che non si congiunge con la ragione , e si diuide in ira, e cupi-
dità, cade i il che anch’egli attribuì alla Fauola di Faetonte .
Esignificatoil Lasciuoper il Cauallo, com’è chiarissimo per
le parole Profetiche . E per l’arroganza etiandio fù l’hucmo
chiamato Cauallo, e voce di Cauallo gli attribuì quell’altro
Profeta quàdo arrogante e superbo spreggiò il freno d’Iddio ;
questo, non Cauallo generoso, il cui proprio è lasciarsi mode-
rare, ma giumeto imperfetto e vilissimo, atto alle sferze del-
la carne, dc alla graue soma de.’peccati » Gregorio nel 31» lib.

de’Mo»

Apofioli.

Anime san
te.

Intempe-

ranza.

Lasciuo.

Arrogante.

Cauallo e
giuméto in
che difttri»
scono.