LIBRO SECONDO.
4J
Dell’ Imprese che puo figuraril Cane.
Cap. XVIII.
R a opinione di alcuni che non potea darci
occasione di beH’Impresa il Cane , essendo
egli animale impuro ; ma se ciò fusse, haure-
bomo campo di tacciarne infinite, oue ani-
mali più sozzi interuengono, Nò è l’anima- Neirimp-
le che fà l’Impresa ( che questo nol niegarà il C non l’ant
giudicioso) maèl’attione diquello, che se , nìa!e >.
ben molte volte m alcuno iì ritruonauo nonbuone, vnapero rirguarda>
in luihanrà del buono ;o ancorche trista , si conformarà bene
con quel che noi esprimere vogliamo .Come per essépio, l’Im-
presa delslbide che fà l’Alciato, impura mi par che sia al pri- Impresa
moincontro, maper che parla d’huomini osceni, che dalla heh * hi^ e*
boccavscir sanno impurissime parole, conuiene all’attione
significata. Genera non sò che anco di nausea alla vista vnPro Corpi che
meteo conle viscere difuori, maperche nell’ istesse viscere muouono
gli occolti secreti s’intendono, è necesssario esprimere con la nauseaalla
pittura quell’attione. Hor ritrouasi animaìpiù generoso dell’ Vlsta<
Aquila? epur cimostrail Ieroglifico d’impurità neH’ebria- A uiiasi'
chezza di alcnno,poscia che nella vecchiaia d’altro che di hu- gnisica l’e-
more non si pasce, onde contra gli ebriachi nacque il Prouer- briachezza
bio, MquìlafeneBw ; e nientedimanco considerandoui altro si-
gnificato, quel poco di non buono si transforma in cosa loda-
ta. E tal fu l’Impresa ch’io feci a Cesare Piscicelloper signifi-
car in quellasua veneranda età , ilvalore inogni attione, e
l’integrità , l’Aquila in atto di pascersi della rugiada , col
motto, Diviifo ISfVMIsfE TMSCOB^. Talche,ben-
che si ragìona di Cane , ne’ suoì Ieroglifici si scorgono le virtù
dacuiponno scaturir mille Impreselodate. Quindi è chegli Impresadc 3
antìchihuomini valorosi ne’loroscudi ilportauanoin varij Soldatiaa-
modi, & ìn varij colori ; e non solo i Menapij come dice Vale- richit
riano , ma quei ch’eran detti Primi Teodosiani, i Defensori,
i Tertiadecimani, i Petulantigiuniori, in queste diuise, e de’
M m moder-
4J
Dell’ Imprese che puo figuraril Cane.
Cap. XVIII.
R a opinione di alcuni che non potea darci
occasione di beH’Impresa il Cane , essendo
egli animale impuro ; ma se ciò fusse, haure-
bomo campo di tacciarne infinite, oue ani-
mali più sozzi interuengono, Nò è l’anima- Neirimp-
le che fà l’Impresa ( che questo nol niegarà il C non l’ant
giudicioso) maèl’attione diquello, che se , nìa!e >.
ben molte volte m alcuno iì ritruonauo nonbuone, vnapero rirguarda>
in luihanrà del buono ;o ancorche trista , si conformarà bene
con quel che noi esprimere vogliamo .Come per essépio, l’Im-
presa delslbide che fà l’Alciato, impura mi par che sia al pri- Impresa
moincontro, maper che parla d’huomini osceni, che dalla heh * hi^ e*
boccavscir sanno impurissime parole, conuiene all’attione
significata. Genera non sò che anco di nausea alla vista vnPro Corpi che
meteo conle viscere difuori, maperche nell’ istesse viscere muouono
gli occolti secreti s’intendono, è necesssario esprimere con la nauseaalla
pittura quell’attione. Hor ritrouasi animaìpiù generoso dell’ Vlsta<
Aquila? epur cimostrail Ieroglifico d’impurità neH’ebria- A uiiasi'
chezza di alcnno,poscia che nella vecchiaia d’altro che di hu- gnisica l’e-
more non si pasce, onde contra gli ebriachi nacque il Prouer- briachezza
bio, MquìlafeneBw ; e nientedimanco considerandoui altro si-
gnificato, quel poco di non buono si transforma in cosa loda-
ta. E tal fu l’Impresa ch’io feci a Cesare Piscicelloper signifi-
car in quellasua veneranda età , ilvalore inogni attione, e
l’integrità , l’Aquila in atto di pascersi della rugiada , col
motto, Diviifo ISfVMIsfE TMSCOB^. Talche,ben-
che si ragìona di Cane , ne’ suoì Ieroglifici si scorgono le virtù
dacuiponno scaturir mille Impreselodate. Quindi è chegli Impresadc 3
antìchihuomini valorosi ne’loroscudi ilportauanoin varij Soldatiaa-
modi, & ìn varij colori ; e non solo i Menapij come dice Vale- richit
riano , ma quei ch’eran detti Primi Teodosiani, i Defensori,
i Tertiadecimani, i Petulantigiuniori, in queste diuise, e de’
M m moder-