Solc.
Eccelléza.
Huomo a
chi non pia
ceilcóuer-
sare.
Hermafro-
dito.
Caslità.
Chì senza
l’altrui aiu
to è fatto
grande.
Fico d’In-
dia.
DELLE IMPRESE
il corpo è patriadeH’anìjna;e che noi quàperegriniamod’han
détto i-Greci e i Latini, oltre a gli Egittij. E per che vnico è
quest’Vccello,più vago de’volatili come Plinio il dipinge ; per
questopiel suo Simolacro intendeano il Sole '. Oltre che per st-
gnihcar eccellenza, solemo chiamar gli humini, Fenice ; per
che come la moltitudine èpostaper viltà, cosìl’Vnitàper ec-
cellenza e per maestà si figura. Può significar quest’Vccello,
vn’huomo, a cui non piace il conuersare, per cheManilio Se-
natore dice che non è statomai veduto mangiare; forse per
che Ouidio hà detto,
- nec fruge , nec herbis,
Sedthuris lacrimis , &fuccoviuit amomì.
Potrebbe anco significar s Hermafrodito, per che
Fcemina sit vel masculus heec ,sortasfeq. neutrurn.
E per quel che soggiunge, si signisica la Castità,
Foelix qu& Veneris foedera nulla colit.
Anzi quado vn’huomo voless'e farlmpresa a dimostrar, ch’egli
senza saiuto altrui è giunto a grado di ricchezze, o di virtù,
qual corpopotrebbe hauer piùbello della Fenice ?
Ipsafibiprolessuus esì pater , (j suus bxrcs
ISljitnx ipfefiù ,femper alunnafìbi.
con questo bell’hemistichio, 'FfiVTFflX IVSF SVl. Sebeil
iofeci per questo signisicato, il Fico d’India, la cuifronde, si
fàla radice , il tronco, e’1 frutto. L’altre Imprese della Feni-
ce , sono poste nel primo libro . Resta solo che aimertisca che
in ogni significato di cui volessimo di questo corpo auualerci,
è necesiario che si dipinga con le fiamme , per esser conosciu-
ta, non hauendo certezza della sua pittura.
D E L L A
Eccelléza.
Huomo a
chi non pia
ceilcóuer-
sare.
Hermafro-
dito.
Caslità.
Chì senza
l’altrui aiu
to è fatto
grande.
Fico d’In-
dia.
DELLE IMPRESE
il corpo è patriadeH’anìjna;e che noi quàperegriniamod’han
détto i-Greci e i Latini, oltre a gli Egittij. E per che vnico è
quest’Vccello,più vago de’volatili come Plinio il dipinge ; per
questopiel suo Simolacro intendeano il Sole '. Oltre che per st-
gnihcar eccellenza, solemo chiamar gli humini, Fenice ; per
che come la moltitudine èpostaper viltà, cosìl’Vnitàper ec-
cellenza e per maestà si figura. Può significar quest’Vccello,
vn’huomo, a cui non piace il conuersare, per cheManilio Se-
natore dice che non è statomai veduto mangiare; forse per
che Ouidio hà detto,
- nec fruge , nec herbis,
Sedthuris lacrimis , &fuccoviuit amomì.
Potrebbe anco significar s Hermafrodito, per che
Fcemina sit vel masculus heec ,sortasfeq. neutrurn.
E per quel che soggiunge, si signisica la Castità,
Foelix qu& Veneris foedera nulla colit.
Anzi quado vn’huomo voless'e farlmpresa a dimostrar, ch’egli
senza saiuto altrui è giunto a grado di ricchezze, o di virtù,
qual corpopotrebbe hauer piùbello della Fenice ?
Ipsafibiprolessuus esì pater , (j suus bxrcs
ISljitnx ipfefiù ,femper alunnafìbi.
con questo bell’hemistichio, 'FfiVTFflX IVSF SVl. Sebeil
iofeci per questo signisicato, il Fico d’India, la cuifronde, si
fàla radice , il tronco, e’1 frutto. L’altre Imprese della Feni-
ce , sono poste nel primo libro . Resta solo che aimertisca che
in ogni significato di cui volessimo di questo corpo auualerci,
è necesiario che si dipinga con le fiamme , per esser conosciu-
ta, non hauendo certezza della sua pittura.
D E L L A