LIBRO SECONDO, 57
ferenza dell’Aquile, per che dice Eliano che non viue di rapi-
na l’Aquila detta di Gioue. E per che questa è simbolo di pace,
la portò per Impresa il Cardinal Gonzaga, posta sopra vn tró-
co d’Oliua, col motto , B E L GER^ATNfT ^LH.come
per lo contrario simbolo di guerra paruero l’Aquile di Carlo
Quinto, per significarci quelle che portarono Cesare e Pòpeo,
che per ciò furono d’opinione alcuni, che douesie egli portar-
ia con tre capi, e ne fu fatto quel celebrato Epigramma ,
Qua modo desierat, volucrum Regma, refurgit,
Quceq. bicepssuerat, mox easatta triceps.
Vnam Vompei ,gesiabat Ccefans vnam
VexiUum, ternam Carole Quintiegeris.
Si terras Aquilis prisci vicère duabus,
Cede Tonans, vincet Carclus assra tribus.
E per segno di guerra laportarono ne’ Vessilli gii antichì, per
che di lei per Insegna si seruì Gioue combattendo contra i Ti-
tani (come s edetto) &indifù transferitaai Cretesi, edai
Cretesi a i Troiani, & vltimamente in Latio da Enea ; se bene
altri vogliono che combattendo Gioue contra Saturno, hebbe
da questo Vccello augurio felice ; per questo precedea ad ogni
Legione vn’Aquila ; e se per codardia di alcuno si perdea,gra-
uissimaméte era castigato. Gaio Mario nella guerra Cimbri-
ca, hauendo lasciate I’altre insegne, sola l’Aquila ritenne d’ar-
gento, acciò che fusie piu riguardeuole. E per segno di fortez-
za nella guerra, fùdata dall’Alciato per Impresa a Carlo V.
sotto il signisicato del Tumulo d’Aristomene,
Hoc moneo, quantum inter aues ego robore prctssot
Tantum Semideos inter ALrissomenes.
tolto dall’Epigramma di Antipatro,
. yopyos dorep (j.ìyd.hcu 7vy.0ov dpiroQiVovs.
Mapasiandodalleguerre, alle cose delicate ; con gran torto
ripresero alcuni l’Impresa d’Irene Castriota Principesia di Bi-
signano, dell’Aquila che stà fisssa al Sole, col motto, C H E MI
PVO FAR DI V E R A GLORIA LIE T A, dicendo
ch e bassa . Per cio che se consideriamo il corpo, non potreb-
be hauer maggiore altezza che d’vn’Aquila, ed’vnSole, gra-
tissima alla vista^ se consideriamo leparole , sono .elle tolte
dal Petr-arca,
Tien
DifTeréza
tra l’Aqui-
ie.
Impresa
del cardi-
nal Gonzi
g a-
Aquile, sim
bolodi guer
ra.
Come l’A-
quila fù tra.
dottain Ic*
lia.
Aquila di
Argento di
Mario.
Impres*.
d’irene ca
striota.
BBb
ferenza dell’Aquile, per che dice Eliano che non viue di rapi-
na l’Aquila detta di Gioue. E per che questa è simbolo di pace,
la portò per Impresa il Cardinal Gonzaga, posta sopra vn tró-
co d’Oliua, col motto , B E L GER^ATNfT ^LH.come
per lo contrario simbolo di guerra paruero l’Aquile di Carlo
Quinto, per significarci quelle che portarono Cesare e Pòpeo,
che per ciò furono d’opinione alcuni, che douesie egli portar-
ia con tre capi, e ne fu fatto quel celebrato Epigramma ,
Qua modo desierat, volucrum Regma, refurgit,
Quceq. bicepssuerat, mox easatta triceps.
Vnam Vompei ,gesiabat Ccefans vnam
VexiUum, ternam Carole Quintiegeris.
Si terras Aquilis prisci vicère duabus,
Cede Tonans, vincet Carclus assra tribus.
E per segno di guerra laportarono ne’ Vessilli gii antichì, per
che di lei per Insegna si seruì Gioue combattendo contra i Ti-
tani (come s edetto) &indifù transferitaai Cretesi, edai
Cretesi a i Troiani, & vltimamente in Latio da Enea ; se bene
altri vogliono che combattendo Gioue contra Saturno, hebbe
da questo Vccello augurio felice ; per questo precedea ad ogni
Legione vn’Aquila ; e se per codardia di alcuno si perdea,gra-
uissimaméte era castigato. Gaio Mario nella guerra Cimbri-
ca, hauendo lasciate I’altre insegne, sola l’Aquila ritenne d’ar-
gento, acciò che fusie piu riguardeuole. E per segno di fortez-
za nella guerra, fùdata dall’Alciato per Impresa a Carlo V.
sotto il signisicato del Tumulo d’Aristomene,
Hoc moneo, quantum inter aues ego robore prctssot
Tantum Semideos inter ALrissomenes.
tolto dall’Epigramma di Antipatro,
. yopyos dorep (j.ìyd.hcu 7vy.0ov dpiroQiVovs.
Mapasiandodalleguerre, alle cose delicate ; con gran torto
ripresero alcuni l’Impresa d’Irene Castriota Principesia di Bi-
signano, dell’Aquila che stà fisssa al Sole, col motto, C H E MI
PVO FAR DI V E R A GLORIA LIE T A, dicendo
ch e bassa . Per cio che se consideriamo il corpo, non potreb-
be hauer maggiore altezza che d’vn’Aquila, ed’vnSole, gra-
tissima alla vista^ se consideriamo leparole , sono .elle tolte
dal Petr-arca,
Tien
DifTeréza
tra l’Aqui-
ie.
Impresa
del cardi-
nal Gonzi
g a-
Aquile, sim
bolodi guer
ra.
Come l’A-
quila fù tra.
dottain Ic*
lia.
Aquila di
Argento di
Mario.
Impres*.
d’irene ca
striota.
BBb