LIONARDO
DA VINCI
PITTORE, SCULTORE, ARCHITETTO ecc.
uei diftintiflìmi doni , che dalla provida Na- --=-
a . Lionardo
tura s’ ammirano in tanti diverfi ingegni da Vinci
difpenfati ; fembra , che di tutti quelli
unitamente ne arricchifle il feliciflimo fpi-
rito del gran Lionardo da Vinci . Traile
egli la fua origine dall’ antico cartello di
Vinci , pollo nel diftretto Fiorentino , 1’ an-
no della comun redenzione 1445. Ne’ pri-
mi anni attefe con fervore allo ftudio delle
lettere , nelle quali avrebbe fatto gran profitto , fe una (Ira-
ordinaria bramofia di apprendere varie cofe , non 1’ averte in
parte diftratto dal perfezionarle .
Fra le molte fue giovenili applicazioni adunque ebbe luo-
go il difegno , in cui più arduamente s’ efercitava ; talché
Ser Piero fuo padre vedendolo in quello , più che in altro im-
pegnato , prefi alcuni difegni , fatti dal figliuolo , volle fendi-
ne il parere di Andrea del Verrocchio ftimatifiimo artefice < ■ ).
Quelli oltre alle gran lodi dell’ ottima difpofizione del giova-
ne , lo configliò a farlo attendere all’ arte , offerendofi egli me-
defimo d’ aflifterlo .
Di quella paterna determinazione oltremodo contento Lio-
nardo , fi portò nella fcuola d’ Andrea , ove non fidamente atte-
fe al difegno , e al colorire ; ma con quella univerfalità di
genio , che fu fua propria , operò anche nel modellare , nel-
l’intaglio in rame , e ne’ lavori d’ orefice . Attefe pure in quei
primi tempi alla fcultura , facendo diverfe belliflìme tefte di
femmine ridenti , e di graziofi fanciulli , che furono aflaiflimo
lodate .
Nella pittura fimilmente diede faggio fin d’ allora del fuo
Voi. I. B raf-
( 1 ) V. il Vafavi , il Borghino , il Sandrart, il Felibien , il Baldinuccì ecc.
DA VINCI
PITTORE, SCULTORE, ARCHITETTO ecc.
uei diftintiflìmi doni , che dalla provida Na- --=-
a . Lionardo
tura s’ ammirano in tanti diverfi ingegni da Vinci
difpenfati ; fembra , che di tutti quelli
unitamente ne arricchifle il feliciflimo fpi-
rito del gran Lionardo da Vinci . Traile
egli la fua origine dall’ antico cartello di
Vinci , pollo nel diftretto Fiorentino , 1’ an-
no della comun redenzione 1445. Ne’ pri-
mi anni attefe con fervore allo ftudio delle
lettere , nelle quali avrebbe fatto gran profitto , fe una (Ira-
ordinaria bramofia di apprendere varie cofe , non 1’ averte in
parte diftratto dal perfezionarle .
Fra le molte fue giovenili applicazioni adunque ebbe luo-
go il difegno , in cui più arduamente s’ efercitava ; talché
Ser Piero fuo padre vedendolo in quello , più che in altro im-
pegnato , prefi alcuni difegni , fatti dal figliuolo , volle fendi-
ne il parere di Andrea del Verrocchio ftimatifiimo artefice < ■ ).
Quelli oltre alle gran lodi dell’ ottima difpofizione del giova-
ne , lo configliò a farlo attendere all’ arte , offerendofi egli me-
defimo d’ aflifterlo .
Di quella paterna determinazione oltremodo contento Lio-
nardo , fi portò nella fcuola d’ Andrea , ove non fidamente atte-
fe al difegno , e al colorire ; ma con quella univerfalità di
genio , che fu fua propria , operò anche nel modellare , nel-
l’intaglio in rame , e ne’ lavori d’ orefice . Attefe pure in quei
primi tempi alla fcultura , facendo diverfe belliflìme tefte di
femmine ridenti , e di graziofi fanciulli , che furono aflaiflimo
lodate .
Nella pittura fimilmente diede faggio fin d’ allora del fuo
Voi. I. B raf-
( 1 ) V. il Vafavi , il Borghino , il Sandrart, il Felibien , il Baldinuccì ecc.