G I O V A N
213
N I
CONTARIN I
PITTORE.
ravo , al paragone de’ valenti pittori della G1OVA~~
fcuola Veneziana , riufcì nel colorire i fuoi Contadini
dipinti Giovanni Contarini . Fu il
natale di lui in Venezia 1’ anno 1549. , e
Francefco fuo padre ebbe penfiero d’ iflra-
darlo nelle lettere , ficcome per molt’ anni
il figliuolo attefe . Arrivato finalmente al
grado di Notaio , in effo non molto s’ efer-
citò ; poiché violentato dal genio allo flu-
abbandonò affatto quella profeffione , e atte-
fe a (indiare dall’ opere di Tiziano , e d’ altri valentuomini un
piacente colorito .
Rendutofi frattanto con buona pratica affai franco nel co-
piare , s’introduffe con Aleffandro Vittoria eccellente fcultore ,
per fentire il parere di lui circa al fuo operare . Quegli offer-
vata la bella maniera di colorire , che il giovane s’ era appro-
priata , molto lo confortò a profeguir 1’ arte ; ma altresì gli
diede eziandio per configlio , che proccuraffe d’ affodarfi un po-
co più nel difegno , qual primo fondamento della pittura .
Nel tempo , che il Contarini s’ applicava con maggior at-
tenzione al difegno , fi diede a colorire i ritratti dal vivo ,
de’ quali ne fece qualche numero . Pofcia a perfuafione del
prefato Vittoria s’ impegnò a dipignere i componimenti fiorici
e favolofi , ne’ quali vi riufcì felicemente . Diverfe fon 1’ ope-
re , che fui principio fece in quelle chiefe di Venezia , le qua-
li fon deferitte dal Ridolfi ( • ).
Quindi paffato in Germania fi fermò alla corte dell’ Impe-
ratore Ridolfo II. , ove fi pofe a dipignere varj ritratti al na-
turale . Quelli effondo riufeiti , oltre alla fomiglianza di un
va-
dio della
( 1) Nella Parte il, pag. t?®.
213
N I
CONTARIN I
PITTORE.
ravo , al paragone de’ valenti pittori della G1OVA~~
fcuola Veneziana , riufcì nel colorire i fuoi Contadini
dipinti Giovanni Contarini . Fu il
natale di lui in Venezia 1’ anno 1549. , e
Francefco fuo padre ebbe penfiero d’ iflra-
darlo nelle lettere , ficcome per molt’ anni
il figliuolo attefe . Arrivato finalmente al
grado di Notaio , in effo non molto s’ efer-
citò ; poiché violentato dal genio allo flu-
abbandonò affatto quella profeffione , e atte-
fe a (indiare dall’ opere di Tiziano , e d’ altri valentuomini un
piacente colorito .
Rendutofi frattanto con buona pratica affai franco nel co-
piare , s’introduffe con Aleffandro Vittoria eccellente fcultore ,
per fentire il parere di lui circa al fuo operare . Quegli offer-
vata la bella maniera di colorire , che il giovane s’ era appro-
priata , molto lo confortò a profeguir 1’ arte ; ma altresì gli
diede eziandio per configlio , che proccuraffe d’ affodarfi un po-
co più nel difegno , qual primo fondamento della pittura .
Nel tempo , che il Contarini s’ applicava con maggior at-
tenzione al difegno , fi diede a colorire i ritratti dal vivo ,
de’ quali ne fece qualche numero . Pofcia a perfuafione del
prefato Vittoria s’ impegnò a dipignere i componimenti fiorici
e favolofi , ne’ quali vi riufcì felicemente . Diverfe fon 1’ ope-
re , che fui principio fece in quelle chiefe di Venezia , le qua-
li fon deferitte dal Ridolfi ( • ).
Quindi paffato in Germania fi fermò alla corte dell’ Impe-
ratore Ridolfo II. , ove fi pofe a dipignere varj ritratti al na-
turale . Quelli effondo riufeiti , oltre alla fomiglianza di un
va-
dio della
( 1) Nella Parte il, pag. t?®.