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https://doi.org/10.11588/diglit.51219#0085
RAFFAE
L L O
)
49
detto
Raffaello da Urbino
PITTORE, SCULTORE, ARCHITETTO, ecc.
en a ragione gli uomini fcienziati paragona-
rono il divin Raffaello al più eccellente e sì«j
famofo degli antichi Greci maeftri , acco-
munando fra loro , 1’ uniforme genio , la fu-
blimità dell’ ingegno , i penfieri di gloria ,
e il principato nell’ arte (>) . Nacque egli
nella città d’ Urbino dall’ antica famiglia
Sanzj ('-), il dì 6. d’Aprile dell’anno 1483.
Il padre fuo , pittore anch’ eflb , 1’ inftruì
nel principio (?) ; ma tale era la franchezza e 1’ eleganza del
di lui operare (♦), che il padre medefimo conobbe effergli d’ uo-
po miglior guida , che la fua .
Raccomandatolo pertanto a Pietro Perugino , quefti il fe-
ce applicare fullo ftudio delle proprie opere . In breve tempo
s’impoffefsò talmente della maniera di Pietro , che avendo co-
lorito in Perugia una tavola dell’ AfTunzione , e in città di Ca-
rtello parimente altra tavola di un Crocififfo ; riufcirono quefte
tanto limili a’ dipinti del maeftro , che fe Raffaello non vi avef-
fe porto il nome , anche i profeffori prenderebbero abbaglio nel
diftinguerle . Nella fuddetta città di Cartello dipinfe pofcia la
Voi. I. G ta-
( 1 ) Fra’ molti > V. Carlo Dati nelle Vite de’ pittori
antichi .
(2) V. la genealogia di quella famiglia , riportata da
Gio. Pietro Bellori nella Deferitone delle immagini
dipinte da Raffaello , alla pag. 101.
(3) V. alcune notizie di Giovanni San^j , nel Baldi Mic-
ci Decenn. 1. Sec. iv. nella vita del figliuolo .
(4) Nella cafa di Raffaello in Urbino vedevafi un’ im-
magine della Madonna , colorita nel cortile , che per
avventura fu il primo faggio de’ fuoi pennelli . Que“
fta fu trafportata pofcia in una camera ; e al di fuo-
ri fu porta la feguente memoria .
NUNQÙAM MORITURUS
EX1GUIS H1SCE IN jEDIBUS
EXIMIUS ILLE PIGTOR
RAPHAEL
N A T U S EST
OCT. ID. APR. AN. MGDXXCIII.
VENERARE 1GITUR HOSPES
N O M E N ET GENIUM LOCI
NE M 1 R E R E
LUDIT IN HUMANIS DIVINA SAPIENTTA REBUS
ET S7EPE IN PARV1S CLAUDERE
MAGNA SOLET.
L L O
)
49
detto
Raffaello da Urbino
PITTORE, SCULTORE, ARCHITETTO, ecc.
en a ragione gli uomini fcienziati paragona-
rono il divin Raffaello al più eccellente e sì«j
famofo degli antichi Greci maeftri , acco-
munando fra loro , 1’ uniforme genio , la fu-
blimità dell’ ingegno , i penfieri di gloria ,
e il principato nell’ arte (>) . Nacque egli
nella città d’ Urbino dall’ antica famiglia
Sanzj ('-), il dì 6. d’Aprile dell’anno 1483.
Il padre fuo , pittore anch’ eflb , 1’ inftruì
nel principio (?) ; ma tale era la franchezza e 1’ eleganza del
di lui operare (♦), che il padre medefimo conobbe effergli d’ uo-
po miglior guida , che la fua .
Raccomandatolo pertanto a Pietro Perugino , quefti il fe-
ce applicare fullo ftudio delle proprie opere . In breve tempo
s’impoffefsò talmente della maniera di Pietro , che avendo co-
lorito in Perugia una tavola dell’ AfTunzione , e in città di Ca-
rtello parimente altra tavola di un Crocififfo ; riufcirono quefte
tanto limili a’ dipinti del maeftro , che fe Raffaello non vi avef-
fe porto il nome , anche i profeffori prenderebbero abbaglio nel
diftinguerle . Nella fuddetta città di Cartello dipinfe pofcia la
Voi. I. G ta-
( 1 ) Fra’ molti > V. Carlo Dati nelle Vite de’ pittori
antichi .
(2) V. la genealogia di quella famiglia , riportata da
Gio. Pietro Bellori nella Deferitone delle immagini
dipinte da Raffaello , alla pag. 101.
(3) V. alcune notizie di Giovanni San^j , nel Baldi Mic-
ci Decenn. 1. Sec. iv. nella vita del figliuolo .
(4) Nella cafa di Raffaello in Urbino vedevafi un’ im-
magine della Madonna , colorita nel cortile , che per
avventura fu il primo faggio de’ fuoi pennelli . Que“
fta fu trafportata pofcia in una camera ; e al di fuo-
ri fu porta la feguente memoria .
NUNQÙAM MORITURUS
EX1GUIS H1SCE IN jEDIBUS
EXIMIUS ILLE PIGTOR
RAPHAEL
N A T U S EST
OCT. ID. APR. AN. MGDXXCIII.
VENERARE 1GITUR HOSPES
N O M E N ET GENIUM LOCI
NE M 1 R E R E
LUDIT IN HUMANIS DIVINA SAPIENTTA REBUS
ET S7EPE IN PARV1S CLAUDERE
MAGNA SOLET.