GIOVAMBATISTA
M O R O N I
DETTO
IL M O R 0 N E
PITTORE.
N Albino , Terra del Bergamafco verfo la^j^T
valle Seriana , ebbe il natale il celebre G1 0- tista
VAMBATISTA M ORO NI,’ e CÌÒ feguì cit- MoRONI
ca all’anno dell’Era comune 1528. Gli fpi-
ritoli talenti del giovanetto , che in tutte
le fue azioni 1’ inclinavano al difegno , fu
il motivo , che i fuoi parenti s’ induffero a
confegnarlo lotto la direzione di AlefTandro
Buonvicini Brefciano , foprannominato il Mo-
retto , pittore affai accreditato per la bella maniera , e intelli-
genza nell’ operare < * ) .
I primi ftudj adunque di Giovambatifia furono affai feli-
ci , poiché con diligenza attefe all’ imitazione de’ buoni efem-
plari , che dal fuo maeftro gli erano affegnati per copiare ; ed
in tal guifa profeguì molto tempo con lode . Diverfe furono
le operette , eh’ egli conduffe coll’ affiftenza del Moretto , dal-
le quali faceva fperare una non difpregevol riufeita .
Fermatofi in Bergamo gli fu commeffo il colorire per
quella Cattedrale le pitture di San Girolamo , di Santa Cate-
rina , ed altre di varj Santi. Indi lavorò per la chiefa del Car-
mine un’ immagine della Madonna , e una Santa Barbera ; e
per la chiefa di San Francefco conduffe una ben difpofta Cro-
cifilfion del Signore , ed altre pitture .
Dalla puntualità e diligenza , con cui avea terminate le
Voi. I. V 2 fud-
(1) Di quello pittore , v. il Ridolfi, il Codardo , T Avevoldì, il RoJJi □
M O R O N I
DETTO
IL M O R 0 N E
PITTORE.
N Albino , Terra del Bergamafco verfo la^j^T
valle Seriana , ebbe il natale il celebre G1 0- tista
VAMBATISTA M ORO NI,’ e CÌÒ feguì cit- MoRONI
ca all’anno dell’Era comune 1528. Gli fpi-
ritoli talenti del giovanetto , che in tutte
le fue azioni 1’ inclinavano al difegno , fu
il motivo , che i fuoi parenti s’ induffero a
confegnarlo lotto la direzione di AlefTandro
Buonvicini Brefciano , foprannominato il Mo-
retto , pittore affai accreditato per la bella maniera , e intelli-
genza nell’ operare < * ) .
I primi ftudj adunque di Giovambatifia furono affai feli-
ci , poiché con diligenza attefe all’ imitazione de’ buoni efem-
plari , che dal fuo maeftro gli erano affegnati per copiare ; ed
in tal guifa profeguì molto tempo con lode . Diverfe furono
le operette , eh’ egli conduffe coll’ affiftenza del Moretto , dal-
le quali faceva fperare una non difpregevol riufeita .
Fermatofi in Bergamo gli fu commeffo il colorire per
quella Cattedrale le pitture di San Girolamo , di Santa Cate-
rina , ed altre di varj Santi. Indi lavorò per la chiefa del Car-
mine un’ immagine della Madonna , e una Santa Barbera ; e
per la chiefa di San Francefco conduffe una ben difpofta Cro-
cifilfion del Signore , ed altre pitture .
Dalla puntualità e diligenza , con cui avea terminate le
Voi. I. V 2 fud-
(1) Di quello pittore , v. il Ridolfi, il Codardo , T Avevoldì, il RoJJi □