GIOV ANN ANT ONIO
DETTO
il Pordenone
pittore.
ordenone, cartello nel Friuli, fu la patria del- -
, J ' x Giovannan-
celebre pittore Giovannantonio Licinio , o tonio
Regillo (■) , da cui traffe 1’ origine 1’ an- LlclNI°
no 1484. Vogliono alcuni, che egli appren-
defle 1’ arte da Pellegrino da San Danielle ;
ma la più comune opinione fi è , che in
Venezia fotto la direzione di Giorgio da
Caftelfranco facefle i fuoi ftudj ; ficcome lo
dimoftrò egli medefimo coll’ imitar la bella
maniera di quel valentuomo .
Dopo aver condotte alcune operette in Venezia , tornò al-
la patria ; ed ivi parimente operò sì a frefco , che a olio .
Ma fopraggiunta allora in Pordenone certa fiera influenza , per
cui feguiva una continua mortalità , il Licinio , per falvar la
vita , andò fcorrendo tutti quei villaggi , e in ciafcheduno di
efli molto dipinfe ; laonde coll’ indefeflò lavorare , acquiftò gran
maniera con un rifoluto colorire di pratica ( » ).
Paffato pofcia a Udine , fi occupò in varj lavori , e fra
quelli , nel dipignere a olio la celebrata tavola dell’ Annunzia-
zione ; e a frefco in cafa Bianconi, i Giganti fulminati da Gio-
ve . Da Udine pafsò con un mercante Fiammingo a Venezia ,
ove colorì al medefimo la facciata della cafa , che fu commen-
data da quei cittadini ; e per la qual pittura acquiftò nome
e ere-
(i ) Vi ha inoltre chi crede effer egli flato del cogno- (2) V. tutte le pitture , fatte dal Pordenone ne’ luoghi
me de’ Sacchi, e altri de’ Cuticelli . del Friuli, delcritte dal Pidolfi nella Part. 1. pag. 97.
DETTO
il Pordenone
pittore.
ordenone, cartello nel Friuli, fu la patria del- -
, J ' x Giovannan-
celebre pittore Giovannantonio Licinio , o tonio
Regillo (■) , da cui traffe 1’ origine 1’ an- LlclNI°
no 1484. Vogliono alcuni, che egli appren-
defle 1’ arte da Pellegrino da San Danielle ;
ma la più comune opinione fi è , che in
Venezia fotto la direzione di Giorgio da
Caftelfranco facefle i fuoi ftudj ; ficcome lo
dimoftrò egli medefimo coll’ imitar la bella
maniera di quel valentuomo .
Dopo aver condotte alcune operette in Venezia , tornò al-
la patria ; ed ivi parimente operò sì a frefco , che a olio .
Ma fopraggiunta allora in Pordenone certa fiera influenza , per
cui feguiva una continua mortalità , il Licinio , per falvar la
vita , andò fcorrendo tutti quei villaggi , e in ciafcheduno di
efli molto dipinfe ; laonde coll’ indefeflò lavorare , acquiftò gran
maniera con un rifoluto colorire di pratica ( » ).
Paffato pofcia a Udine , fi occupò in varj lavori , e fra
quelli , nel dipignere a olio la celebrata tavola dell’ Annunzia-
zione ; e a frefco in cafa Bianconi, i Giganti fulminati da Gio-
ve . Da Udine pafsò con un mercante Fiammingo a Venezia ,
ove colorì al medefimo la facciata della cafa , che fu commen-
data da quei cittadini ; e per la qual pittura acquiftò nome
e ere-
(i ) Vi ha inoltre chi crede effer egli flato del cogno- (2) V. tutte le pitture , fatte dal Pordenone ne’ luoghi
me de’ Sacchi, e altri de’ Cuticelli . del Friuli, delcritte dal Pidolfi nella Part. 1. pag. 97.