QU I N
TINO
M E S S I S
DETTO
il Fabbro, o il Ferraro
PITTORE.
a città d’ Anverfa o , fecondo la più co-
mune opinione , fu la patria dell’ eccellente messis
pittore Quintino Messis , che nacque 1’ an-
no di noftra falute 1473. Il padre fuo , che
forfè 1’ arte del fabbro efercitava , volle an-
che il figliuolo fabbro rilevare ; ficchè per
molt’ anni convenne al giovane continua-
mente impiegarfi in tal fatica , molto ecce-
dente invero alle fue forze . Perlochè reftò
sì fattamente indebolita la di lui gracil compleflione , che alla
fine oppreffo da una pericolofa infermità , fi riduffe aali eftre-
mi della vita 4 0
Dopo qualche miglioramento , ottenuto col benefizio del
tempo , fu neceflitato di abbandonare in parte quel malagevol
travaglio , e di attendere folo a lavorare cofe di maggiore in-
duftria , e di minor fuo incomodo . Una di tali manifatture è
ornato di un pozzo , efiftente prelfo alla chiefa cattedrale
d Anverfa , intorno al quale anneftò alcune fottiliflime lamine
di ferro , formando di effe un ingegnofo fregio di fogliami e
aiabefchi , che per lo (Indiato artificio fu fommamente lodato .
tro firnil lavoro fece pure nella città di Lovanio , ove con-
tor^° ’ medefimo gufto e diligenza , un graffo balauftro
di ferro .
Con tutto pero , che affai moderato foife 1’ efercizio Rid-
etto , non oftante a Quintino fi rendeva impedibile il più
ungamente praticarlo ; poiché la malattia fofferta , lo avea di
over^io^ne nervi maltrattato . Laonde a perfuafione degli
( 1 ) Quei di Lovanio contendono co’ cittadini d’ Anverfa , pretendendo , che Quintino Ra nato nella loro città .
TINO
M E S S I S
DETTO
il Fabbro, o il Ferraro
PITTORE.
a città d’ Anverfa o , fecondo la più co-
mune opinione , fu la patria dell’ eccellente messis
pittore Quintino Messis , che nacque 1’ an-
no di noftra falute 1473. Il padre fuo , che
forfè 1’ arte del fabbro efercitava , volle an-
che il figliuolo fabbro rilevare ; ficchè per
molt’ anni convenne al giovane continua-
mente impiegarfi in tal fatica , molto ecce-
dente invero alle fue forze . Perlochè reftò
sì fattamente indebolita la di lui gracil compleflione , che alla
fine oppreffo da una pericolofa infermità , fi riduffe aali eftre-
mi della vita 4 0
Dopo qualche miglioramento , ottenuto col benefizio del
tempo , fu neceflitato di abbandonare in parte quel malagevol
travaglio , e di attendere folo a lavorare cofe di maggiore in-
duftria , e di minor fuo incomodo . Una di tali manifatture è
ornato di un pozzo , efiftente prelfo alla chiefa cattedrale
d Anverfa , intorno al quale anneftò alcune fottiliflime lamine
di ferro , formando di effe un ingegnofo fregio di fogliami e
aiabefchi , che per lo (Indiato artificio fu fommamente lodato .
tro firnil lavoro fece pure nella città di Lovanio , ove con-
tor^° ’ medefimo gufto e diligenza , un graffo balauftro
di ferro .
Con tutto pero , che affai moderato foife 1’ efercizio Rid-
etto , non oftante a Quintino fi rendeva impedibile il più
ungamente praticarlo ; poiché la malattia fofferta , lo avea di
over^io^ne nervi maltrattato . Laonde a perfuafione degli
( 1 ) Quei di Lovanio contendono co’ cittadini d’ Anverfa , pretendendo , che Quintino Ra nato nella loro città .